“La festa della donna per noi sportive è un giorno come un altro perché per noi ogni giorno dobbiamo fare dei “sacrifici”. La parola sacrifici l’ho messa tra virgolette perché non mi piace chiamarli così. Lo sport che pratico è stata una scelta di vita precisa e mi ritengo molto fortunata a svolgere qualcosa che adoro. Chi ha questo spirito, chi ha questa voglia non sente e non avverte nessun tipo di “sacrifico”. Qualsiasi cosa possa risultate una privazione per gli altri per me non lo sono affatto ma diventa solo la conseguenza di una scelta di vita”.
Con queste parole Martina Ferrara, giocatrice di pallavolo (ruolo: libero) nella formazione del Savino Del Bene Volley Scandicci”, racconta il suo 8 Marzo rincarando, successivamente la dose: “Le cose normali non fanno per me e, nonostante i mille “sacrifici”, non mi pesa per niente non avere una vita ‘normale’.
Ma per lei “la mia normalità è sempre stata la pallavolo”.
Martina è stata sempre una ragazza, anzi, un’atleta meticolosa ed ogni suo passo l’ha portata sempre più in alto. Ma la sua indole è quella di non fermarsi mai ed infatti ci racconta di avere un piccolo-grande desiderio: “Ho dei grandi sogni che scalciano per uscire dal cassetto, spero di poterli realizzare tutti.Però da buona ragazza del sud non li svelo per scaramanzia” (sorride).
Visto che il nostro magazine ha già intervistato più volte la piccola campionessa di Mercato San Severino proviamo a farle un trabocchetto.
Ma per caso il tuo sogno è lo stesso di Mila (famoso cartone animato in voga in Italia verso la fine degli anni 80′ – Mila e Shiro due cuori nella pallavolo)?
“Non cedo e non sento”. Così strategicamente ci risponde Martina facendoci capire che il suo 8 marzo sarà trascorso in palestra ad allenarsi perchè i suoi sogni cominciano a scalciare forte nel cassetto.

Martina Ferrara per la festa dell’8 marzo 2018