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MONIKA PRUNSTER SALUTA SALERNO DA CAMPIONESSA D’ITALIA: “VADO IN POLONIA PER UNA NUOVA AVVENTURA SPORTIVA”

La notizia era nell’aria, Monika Prunster voleva lasciare l’Italia per provare un’avventura sportiva all’estero e così è stato. Ripercorriamo velocemente il suo cammino a Salerno non trascurando, ovviamente, uno sguardo alla Nazionale e al suo futuro di atleta e alle emozioni che gli sono rimaste nel cuore in questi anni.

Com’è nato il tuo contatto con la società salernitana?

“Nel 2010 sono stata contattata dall’allora direttore sportivo Loria. Devo dire che il mio ambientamento a Salerno non è stato subito semplice. I primi due mesi sono stati difficili perchè cambiava la mentalità e per me era anche un cambio di vita radicale. Io facevo la commessa e poi la sera andavo ad allenarmi, invece a Salerno mi sono dedicata completamente alla pallamano. Devo dire che dopo questo momento iniziale e naturale di ambientamento alla città poi mi sono trovata benissimo. In poco tempo mi sono creata anche una cerchia di amicizia al di fuori della pallamano. La città è stupenda. Per me, che vengo dalla montagna, avere il mare a pochi passi è un qualcosa di fantastico! Mi piace molto il mare. Devo dire che mi mancherà molto”.

In questi otto anni hai vinto tanto, ma qual è stata la gioia e la delusione più grande che hai avuto in questi anni?

“Al primo anno a Salerno fu subito scudetto. Per cui direi quella la prima gioia da incorniciare. La delusione? direi la sconfitta in finale contro Teramo. Vincemmo in trasferta di un gol, avevamo il ritorno in casa dove fallimmo perdendo di sei sette reti. La bella in trasferta finì male. Ma il rammarico è che non riuscimmo a sfruttare il turno di ritorno in casa nostra”.

Ultimo anno e ancora Super Coppa e scudetto. Le tue lacrime a fine gara erano dovute alla gioia della vittoria o alla consapevolezza di lasciare una piccola seconda famiglia?

“Credo che le lacrime di fine gara fossero dovute sia alla gioia della vittoria sia perchè lascio tanti amici. Ci tenevo a chiudere l’avventura a Salerno con un successo. Poi con le ragazze, dopo otto anni di convivenza le ritengo una mia seconda famiglia e vi assicuro che non è stato facile lasciare Salerno. Mi si spezza il cuore. Ma nello stesso tempo volevo provare qualche cosa di diverso, una nuova avventura sportiva. Credo che questo sia normale. Spero di fare altri 2 o 3 anni all’estero a buon livello per chiudere la carriera in modo soddisfacente”.

A Salerno lasci anche la difesa della porta in buone mani?

“Elisa è una giovane ed aveva diritto ad esprimersi da titolare. Sicuramente farà bene!”

Della squadra dove andrai che notizie hai?

“La verità? Ho deciso di non voler sapere molto sul mio futuro perchè volevo restare concentrata fino all’ultimo secondo. Ci tenevo a chiudere con un successo. Per cui le notizie che ho sono poche e non certo approfondite. Mi hanno detto che + una squadra giovane, forte e molto ambiziosa che punta a vincere il campionato in Polonia”.

Uno sguardo sul movimento della pallamano femminile. Secondo te quanto ancora siamo lontani dalle altre squadre europee?

“Piano piano ci stiamo avvicinando al loro livello. A mio avviso ci vorrebbero più società come Salerno dove ti puoi allenare 8 o 9 volte a settimana. Bisogna lavorare bene anche con le giovani e a Salerno ci sono diversi elementi interessanti e promettenti. Abbiamo ancora bisogno di un po’ di tempo, ma la distanza la stiamo colmando”.

Ora l’impegno con la Nazionale italiana ai Giochi del Mediterraneo con quali obiettivi?

“Spero di poter vincere una medaglia. Da anni giochiamo sempre con la stessa rosa e credo che siamo arrivate ad un punto di crescita tale che possiamo ambire a questo obiettivo”.

alfonso.pierro@libero.it

“A volte un vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai mollato” 
(Nelson Mandela).