IL CAPITANO DEL BEACH SOCCER ITALIANO: DEBORA NATICCHIONI
Qualche giorno fa mi aveva rimproverato perchè, a suo dire, intervistavo solo ed esclusivamente atlete straniere: “Ogni tanto fatelo qualche articolo sulle qualità delle giocatrici italiane sempre queste brasiliane in mezzo!”.
Questa sua affermazione mi ha lasciato perplesso. Sarà mica vero?
L’assist per rimediare, qualora fosse necessario, all’errore lo concede subito vincendo il suo quarto scudetto di fila nel beach soccer. Lei è il capitano, il condottiero della meravigliosa realtà che nasce nella patria del Beach: Terracina.
Stiamo parlando, se per caso non fosse chiaro a tutti, di Debora Naticchioni, ragazza solare e sempre pronta, per amore del suo sport preferito, di parlare. Non lo fa per lo spirito di apparire, questa è la sensazione, ma perchè vorrebbe che questo sport, in versione femminile, prendesse una strada diversa da quella attuale.
Infatti, per una che ama questo sport vincere il tricolore è la cosa più emozionante che ci possa essere, ma…
Si, Debora è perplessa, infelice perchè dentro si se cova un grosso rammarico: “sicuramente a livello di durata, lo vivi poco. Quasi non ti rendi conto di aver vinto lo scudetto, 4 partite per 3 mesi di sacrifici e sudore sono troppo poche. Sembrava fossimo arrivate ad una crescita importante lo scorso anno e, invece, siamo tornate indietro da 6 squadre a 4! Io chiederei l’obbligo d’iscrizione da parte delle squadre maschili italiane di beach soccer ad averne una femminile”.
Lei però non nasconde la gioia, anzi: “Vincere è sempre un emozione, soprattutto se si parla di una competizione di questo livello! Essere sul tetto d’Italia per la quarta volta è un emozione indescrivibile, siamo molto soddisfatte e felici e, se mi permettete, aggiungerei che è stata una partita molto combattuta e tra le più difficili disputate in questi anni”.
Il capitano sa rendere onore all’avversario perchè è attraverso il rispetto che ci si può permettere di essere il testimonial di questo sport a livello italiano e… non solo.
A Debora dovevo questo, perchè quando vuoi parlare di beach non si tira mai indietro, e non dimentica nessuno, infatti:
“Questo scudetto lo dedico a tutte le persone che, come me, hanno dato tutto anche quest’anno, sacrificato tanto solo per la passione che abbiamo per questo sport stupendo! Ho fatto e farò del beach soccer la mia vita. Presto mi aspetta un’altra avventura in Spagna”.
Si perchè chi ama questo sport non si accontenta di giocare tre partite per stagione e allora volerà a breve a Melilla, in Spagna, dove indosserà la maglia della Roses Platja e cercherà di rendere onore e prestigio al nostro calcio da spiaggia.
Ed ora spero di essere perdonato… in bocca al lupo Capitano!