8 Marzo: Iwona Popczak, personal e sport coach
Ecco la riflessione di Iwona Popcsak, italiana di origine polacca, personal e sport coach, per il Bello dello Sport in occasione della Festa della Donna: “Negli ultimi anni lo sport femminile sta avendo più visibilità nei media, visto che è quello che sta portando più medaglie al nostro Paese. In passato per una donna era decisamente molto più difficile raggiungere il successo nello sport a causa di impedimenti economici e culturali. Oggi è normale che le donne siano grandi atleti anche negli sport tipicamente “maschili” come cacio, rugby, arti marziali. Le atlete sono determinate, dimostrano carattere e voglia di vincere. Basta vedere la nazionale di calcio femminile qualificata ai mondiali, Bebe Vio o Giusy Versace, campionessa di atletica. Nonostante la visibilità, promozione e soprattutto grandi successi nello sport femminile alle donne, ancora oggi, viene impedito l’accesso ai vertici e alle alte cariche dirigenziali. In più le donne guadagnano molto meno degli uomini e durante le gare, tornei, eventi sportivi spesso sono inseguite dai soliti stereotipi, commenti sprezzanti e pregiudizi. La carriera delle atlete è ancora tutta in salita. Bisogna promuovere di più lo sport femminile, sensibilizzare tutti alla visione della donna come atleta pari all’uomo, in grado di realizzarsi attraverso lo sport. Non si può impedire alle donne di raggiungere mete comparabili a quelle maschili. La donna nello sport può e deve essere partecipe, partecipante, spettatrice e manager. Lo sport è di tutti, ed è molto importante metterlo al servizio di tutti”.