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Indoor Rowing, sempre più di moda per chi vuole dimagrire e stare bene. Ce lo racconta Francesco Procaccianti

Vogare nelle palestre è un’attività che sta diventando sempre più di moda. Grazie all’Indoor Rowing infatti, una disciplina nata dalla fusione tra canottaggio e fitness, sempre più persone si decidono a ripercorrere i gesti tecnici che furono dei fratelli Abbagnale, all’interno delle quattro mura delle palestre. I corsi di Rowing sono rivolti a tutti senza limiti di età. Una lezione dura circa 50 minuti e viene svolta a tempo di musica utilizzando un’apposita macchina chiamata remoergometro. E’ un tipo di allenamento completo per tenersi in forma divertendosi. Nella pratica vengono utilizzati tutti i principali gruppi muscolari: braccia, gambe, dorso, spalle, addominali e glutei. E’ un’attività che permette di bruciare una grande quantità di calorie, ideale per chi vuole perdere peso, ma che migliora pure le prestazioni del sistema cardio-respiratorio, il coordinamento e la mobilità articolare. I benefici del Rowing sono anche di tipo psicologico: una lezione di Rowing infatti, aiuta a scaricare stress e tensioni accumulate allontanando ansia e depressione.

Per approfondire questo argomento, abbiamo chiesto a Francesco Procaccianti, istruttore federale di Rowing a Roma ed ex atleta di canottaggio, di illustrarci meglio questa disciplina.

“L’Indoor Rowing è praticamente una costola del canottaggio perché l’attrezzo utilizzato nelle palestre, il remoergometro o rower, è lo stesso identico attrezzo che utilizzano gli atleti di canottaggio come simulatore. La disciplina è nata negli Stati Uniti negli anni ‘70 per consentire agli atleti di canottaggio di allenarsi anche d’inverno quando i fiumi erano ghiacciati. Il movimento infatti è identico a quello eseguito in acqua. Negli anni questa macchina ha subito vari sviluppi ed innovazioni fino ad arrivare a modelli recentissimi, i cui costi vanno dai 1200 ai 2000 euro. Col tempo l’Indoor Rowing nelle palestre è diventato una disciplina a sé. La lezione è sempre accompagnata da musica, un po’ come avviene per lo spinning”.

Quando e come ti sei avvicinato a questa disciplina?Francesco Procaccianti - Indoor Rowing

“Ho iniziato con l’Indoor Rowing dopo che avevo smesso di remare da una decina di anni. Avevo messo su qualche chilo di troppo come succede un po’ a tutti gli atleti alla fine dell’attività. Ho cominciato a remare a 13 anni, avevo appena iniziato le scuole superiori a Napoli, incontrai un allenatore che mi vide e mi chiese se volevo fare canottaggio, io non sapevo cosa fosse, avevo visto qualche gara dei fratelli Abbagnale ma niente di più. Mi sono incuriosito, ho parlato con un mio amico che già faceva canottaggio al “Circolo del Remo e della Vela Italia” di Napoli e per circa tre anni ho praticato lì questo sport. Poi sono passato al “Circolo Nautico Posillipo”, qui ho ritrovato l’allenatore che avevo incontrato due anni prima, e ho lavorato con lui per circa quattro anni. Negli anni dell’agonismo i sacrifici, oltre che in termini di allenamento, sono stati anche relativi alla necessità, data la mia statura, di mantenere basso il mio peso per competere con atleti del mio stesso livello.  Nel 2000 ho smesso con il canottaggio per motivi di studio prima e di lavoro poi. Mi sono trasferito a Roma per lavoro ed ho messo su famiglia. Dopo un po’ ho scoperto l’Indoor Rowing. Ho trovato una bella offerta su internet, ho comprato una macchina e l’ho messo in casa. Il tempo per allenarmi era poco, ci dedicavo circa un’oretta al giorno”.

E’ stata dura riprendere dopo undici anni di inattività?

“Avevo messo su qualche chilo di troppo ed il mio fisico aveva undici anni in più rispetto a quando avevo smesso col canottaggio. Ho curato molto l’alimentazione mangiando carni bianche, tanta verdura, molta frutta e riducendo drasticamente pane e pasta. In sei mesi sono riuscito a perdere 12 kg. Nel 2009 ho preso la mia prima certificazione della Concept2, nella 2011 la First Blade e a breve prenderò la terza sempre della Concept2. Dopo il 2011 ho iniziato a tenere lezioni di Indoor Rowing in palestra”.

Come si struttura una lezione di Indoor Rowing?

“Una lezione dura circa 50 minuti, l’idea principale è quella di seguire il percorso del Challenge. Praticamente per stimolare le persone in palestra si è capito che la cosa migliore è quella di organizzare delle gare per dare ad ognuno un obiettivo. Si parte a novembre e si finisce a giugno. Si va da gare da un minuto, in cui vince chi percorre più metri, a gare che si strutturano su distanze predefinite, in cui quindi vince chi impiega meno tempo. C’è sia una suddivisione per categorie di età che di peso”.

Quali sono i benefici che porta praticare l’Indoor Rowing?

“Ci sono molte persone che la praticano principalmente per dimagrire, ma remare è un’attività comunemente riconosciuta come una di quelle che consentono maggiormente di migliorare le prestazioni cardio-respiratorie. Tonifica il corpo coinvolgendo i muscoli delle spalle, delle braccia e degli avambracci, i piccoli muscoli delle mani e delle dita, i muscoli dorsali e quelli addominali, tiene basso il colesterolo, migliora il coordinamento, l’articolazione e riduce lo stress. Insomma è uno sport che fa bene a 360 gradi”.

Lo scorso fine settimana hai partecipato ad una gara internazionale a Parigi. Ci racconti un po’ quest’esperienza?

“Sabato 4 febbraio ho partecipato agli European Championship Rowing che si sono tenuti a Parigi. Nello stesso evento è stato accorpato sia l’europeo a livello amatoriale che il campionato nazionale francese. Questa settimana ci sarà a Boston il campionato mondiale e vi prenderanno parte anche dei nostri connazionali. Il Challenge prosegue fino a giugno, il 19 ci sarà la gara dei mille metri più la staffetta, si gareggerà nello stesso giorno a Roma, Catania, Bari e Milano. Ad aprile ci sarà il campionato nazionale di 2 km in gara unica, a maggio i 6 km, a giugno la mezza maratona con 21.097 m. Il 9, 10 e 11 giugno ci sarà una tre giorni no stop in cui con altre 9 persone proveremo il record del mondo sui 1000 km. Si tratta di una staffetta, ci sarà un cambio ogni 2/5 minuti, quindi ogni 50 minuti toccherà salire sulla macchina e remare”.

In conclusione, perché consiglieresti questa disciplina?

“Questo sport lo consiglio a tutti per quanto può formare dal punto di vista psicologico, perché ti permette di conoscere ed imparare a gestire meglio il tuo corpo, avere la consapevolezza dei tuoi limiti e della tua resistenza. Quando ti alleni fai parte di un gruppo, ma quando gareggi sei solo, le forze sono solo le tue e devi saperle usare e gestire. Per arrivare al tuo obiettivo devi lottare contro il dolore. Consiglio a tutti di provarlo. Si può iniziare dai 10 anni anche se ovviamente per i più piccoli è più indicato il canottaggio piuttosto che l’Indoor Rowing dato che si svolge in una palestra. L’Indoor Rowing è indicato per adulti frequentatori di palestre che vogliono fare un’attività piuttosto veloce”.

Vincenzo Amendola

v.amendola13@gmail.com

Laureato in Ingegneria Gestionale all'Università degli Studi di Napoli Federico II. Giornalista pubblicista dal 26/09/2016.