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LA “REMUNTADA” DEL BARCELLONA FIGLIA DEL LAVORO DELLA “CANTERA”

Neanche il più incallito tifoso del Barcellona avrebbe pronosticato il passaggio del turno da parte della sua squadra dopo la roboante batosta incassata in casa del PSG. Invece il calcio, non a caso considerato lo sport più bello del mondo per antonomasia, ha regalato una sorpresa così debordante che se ne parlerà ancora a lungo. Il 6-1 tennistico con cui i blaugrana hanno sovvertito un pronostico apparentemente impossibile da capovolgere negli esiti ha consentito alla squadra di entrare nella storia più di quanto già non vi fosse riuscita negli ultimi anni, specie durante l’era Guardiola. Al netto di alcune polemiche riguardanti presunti errori arbitrali che avrebbero facilitato la “remuntada”, sulle quali evitiamo di soffermarci alla luce della linea editoriale che contraddistingue la nostra testata, ci piace ricordare che quanto visto ieri al Camp Nou sia davvero qualcosa mai verificatosi nella storia: nessuno era, infatti, mai riuscito in Champions League a ribaltare un passivo così pesante nella gara di ritorno. I mostri del Barcellona, da intendere nella accezione latina della locuzione come “delizia del genere umano”, hanno non solo regalato una gioia indescrivibile ai propri tifosi, scoppiati in lacrime a fine gara, ma hanno fatto sì che la loro impresa assumesse connotati ancor più rilevanti alla luce dei tre gol realizzati nei minuti di recupero. Chi era ormai pronto ad intonare il “De profundis” per quanto concerne l’era calciatica dei blaugrana è stato clamorosamente messo a tacere da un collettivo che, proprio come solo le grandi squadre sono in grado di fare, ha saputo fare quadrato nelle difficoltà, ritornando a giocare secondo standard qualitativi maggiormente consoni al livello degli interpreti in rosa. Questa pagina da “Il bello dello sport” era quasi naturale, nella sua straordinarietà, che si concludesse con il gol decisivo messo a segno da un canterano come Sergi Roberto, una rete da interpretare come un segnale che lo spirito e la qualità che contraddistinguono il Barcellona sono ormai insiti nei talenti emergenti, pronti a prendere in mano l’eredità dei campioni attuali ed a far vivere ai loro tifosi emozioni inenarrabili come quelle di ieri sera.

Corrado Barbarisi

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