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HAN KWANG-SONG IL TALENTO NORD COREANO CHE E’ ESPLOSO A PERUGIA

Nord – Corea uguale eliminazione dell’Italia ai mondiali inglesi. Questo è l’unico accostamento che abbiamo sempre fatto quando si parla di calcio e Nord Corea. La formazione asiatica era l’ultimo avversario sulla strada di una “sicura” qualificazione per gli azzurri.
Il 19 luglio, a Middlesborough, nonostante Giacomo Bulgarelli in campo con un ginocchio malandato (non esistevano sostituzioni) la gara sembrava comunque essere alla portata degli azzurri. Ogni occasione sembrava scandire l’avvicinamento a quel vantaggio che avrebbe liberato la tensione del popolo sportivo italiano. Poi, lentamente, inesorabilmente, l’Ayresome Park si trasformò in un catino di scherno per gli Azzurri mentre gli avversari coreani sovrastavano per velocità gli spaesati uomini di Fabbri.
Al trentacinquesimo minuto il ginocchio di Bulgarelli cedeva nel contrasto con un avversario, lasciando la sua squadra in dieci. Sette minuti dopo la palla giunse a Pak Doo-Ik, che dal limite dell’area, incrociò un tiro verso la porta azzurra che chiuse la sua corsa in fondo alla rete. Un dentista (non lo era) aveva segnato.
Ora in Italia spopola il mito di un altro calciatore Nord Coreano che a soli 19 anni ha segnato 4 gol nelle prime due partite giocate in serie B: Han Kwang-Song, classe 1998, che quest’anno gioca nel Perugia, in prestito dal Cagliari.
Han Kwang-Song arriva al Cagliari dove inizia un periodo di prova e dove impressiona tutti per velocità e tecnica. Si presenta con la maglia rossoblù al torneo di Viareggio segnando un gol da cineteca in rovesciata contro il Parma.

Il 2 aprile 2017 diventa il primo nordcoreano di sempre a giocare in serie A e una settimana dopo, in Cagliari – Torino, anche il primo nordcoreano a segnare nel massimo campionato italiano. In questa stagione è ripartito dall’Umbria e da Perugia, la prima città ad accoglierlo e ad insegnargli l’italiano.
I 4 gol nelle prime due partite di campionato fanno notizia soprattutto per la sua nazionalità e perché, inevitabile, riporta in mente quel coreano che ha fatto piangere l’Italia di Fabbri.

FOTO FONTE PROFILO “Han Kwang-Song” FACEBOOK

alfonso.pierro@libero.it

“A volte un vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai mollato” 
(Nelson Mandela).