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ELISA SCHIAVINA: “PENSO QUINDI PARO EVENTO UNICO IN ITALIA”

Abbiamo incontrato Elisa Schiavina che, insieme con Elisa Ferrari hanno ideato ed organizzato questa due giorni di allenamenti intensivi per portieri di pallamano. Dopo il successo dello scorso anno l’attività organizzativa è decisamente aumentate e di tutto quanto concerne questo aspetto, e non solo, se ne occupa proprio il coach Elisa Schiavina alla quale chiediamo:

Siamo alla seconda edizione del penso quindi paro, quali sono le cose che rendono vincente questo stage per portieri?

“Intanto perché, per ora, è unico. Sul panorama nazionale non esistono per il momento progetti come PqP (Penso Quindi Paro -ndr) dedicati esclusivamente ai portieri di pallamano. Permette a qualsiasi ragazzo italiano di poter migliorare la sua formazione frequentando in un solo weekend tutti gli aspetti della preparazione, dal riscaldamento alla psicologia passando per tantissimi esercizi specifici e consigli. In questo ci siamo spesi parecchio perché fosse anche il più economico possibile. Da non sottovalutare, però,  gli aspetti tipici e meravigliosi quali quello di condividere un’esperienza che può sfociare in amicizie, collaborazioni e scambi. Questo aspetto per noi è importantissimo”.

Lei si occupa di organizzare la logistica agli iscritti per farli sentire subito a loro agio in un posto che non conoscono, a nostro avviso è un elemento importante quanto i contenuti tecnici, ci può dire quanto è contato lo scorso anno la sua disponibilità in tal senso?

“Io mi occupo di coordinare una rete che conosco bene, mi muovo sul mio territorio. Per lo più mi occupo di far sì che tutto proceda senza intoppi, che ci sia il materiale necessario. Nel farlo ho l’imprescindibile aiuto della mia società, della Polisportiva Città di Bazzano e del Comune di Valsamoggia che sostengono e accolgono per il secondo anno il progetto. La novità di quest’anno sarà la possibilità per i ragazzi di pernottare a poco prezzo e con questo cerchiamo di invogliare anche chi deve venire da più lontano. Il nostro centro sportivo permette in pochi metri di avere un bellissimo palazzetto, un’aula per la parte teorica (il centro giovanile Arkadia) e anche il punto ristoro, per il momento è un luogo ideale. Molti ci chiedono perché PqP non venga replicato in altre zone. Il vero motivo è che qui, per ora c’è una “rete” che ci permette di realizzarlo autonomamente, ma è un progetto davvero dinamico ed adattabile. Invitiamo le società che sono interessate ad ospitarlo a contattarci, noi siamo pronte a fare le valigie”.

Lei è allenatrice di Pallamano, perché ha pensato che questo progetto per portieri potesse avere un riscontro importante?

“Auto-consapevolezza per i ragazzi, in primis. Il portiere è uno specialista che segue dinamiche diverse rispetto alla squadra. Per i giovani portieri, che magari giocano per le società più piccole o meno strutturate a livello di staff, questo workshop offre un’occasione di auto-formazione, di consapevolezza, di capire quali sono gli aspetti fondamentali e specifici del proprio ruolo. Dagli esercizi più utili per il riscaldamento, fino alle implicazioni psicologiche. Poi c’è la formazione per gli allenatori. E’ la grande novità di questa seconda edizione e il tutto è stato reso possibile grazie alla grande disponibilità di Paolo Baresi.  Io ho lavorato per molti anni con i portieri nella mia lunga gavetta da secondo, per necessità in primis. La mia prima esperienza è stata proprio con Elisa Ferrari, ormai più di 10 anni fa. Io non ero un portiere ed avevo la necessità di far crescere una ragazza promettente. Avrei voluto la possibilità di frequentare un corso del genere allora, ed anche se oggi si possono trovare moltissimi spunti anche in rete, avere la possibilità di conoscere l’esperienza di un tecnico della nazionale credo costituisca un’occasione unica”.

Cosa cambierà quest’anno rispetto alla scorsa edizione?

“Intanto credo che si alzeranno le aspettative, lo scorso anno è stato un vero progetto pilota, quest’anno dobbiamo confermarci anzi, dobbiamo crescere. Molti ragazzi che hanno partecipato alla prima edizione si sono re-iscritti e quindi anche l’asticella del programma si alzerà. Per fortuna abbiamo ampliato anche l’organico, infatti possiamo contare su Anna Cavagnini e Serena Carrer, che da quest’anno entrano a far parte dello staff tecnico. Abbiamo introdotto, proprio per facilitare gli utenti, l’iscrizione e il pagamento on-line, cercando di individuare soluzioni flessibili e che si adattassero alle esigenze di tutti. Chi si iscrive deve organizzare il viaggio, al resto pensiamo noi. Del resto abbiamo anche fatto tesoro dei consigli degli iscritti dello scorso anno che, a nostro avviso, ci sono stati utili per cercare di migliorarci.

Poi c’è la voglia di far crescere l’attività del sito e della pagina perché diventi un punto di riferimento per i giovani portieri italiani em inoltre, stiamo lavorando all’apertura di un Blog. Insomma, vorremmo che PqP diventasse una grande community.

 

 

“PENSO QUINDI PARO”. ELISA FERRARI RACCONTA IL PROGETTO DEDICATO AI PORTIERI DI PALLAMANO

alfonso.pierro@libero.it

“A volte un vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai mollato” 
(Nelson Mandela).