Sbaglia un gol facile, la panchina lo abbraccia. E lo stadio applaude l’arbitro infortunato…
In una giornata molto triste per lo sport italiano a causa del bruttissimo gesto dello juventino Douglas Costa e dei cori razzisti dei tifosi del Padova, ecco che dall’Arechi parte un doppio spot per il calcio che permette alla città di Salerno di lanciare un messaggio distensivo, educativo e ricco di contenuti. Al netto del 3-0 con cui la Salernitana ha conquistato la prima vittoria stagionale dinanzi a 10mila spettatori in festa, la gara di ieri ha lasciato in eredità due immagini emblematiche e che meriterebbero le prime pagine dei giornali nazionali. La prima è storia del quinto minuto, quando l’arbitro Aleandro Di Paolo di Avezzano si è accasciato al suolo a causa di una distorsione alla caviglia che non gli ha permesso di proseguire la partita. Immediatamente soccorso dal medico sociale granata Italo Leo e dallo staff sanitario del Padova, Di Paolo ha lasciato il terreno di gioco applaudito dal pubblico presente e incoraggiato da calciatori, allenatori e dirigenti, segnale di maturità da parte di una piazza calorosa, passionale, esigente, ma allo stesso tempo molto sportiva.
Molto bello anche ciò che è successo alla fine del primo tempo. Quando Akpa Akpro ha sbagliato un gol quasi a porta vuota dopo una cavalcata di 60 metri, tutti i componenti della panchina della Salernitana sono entrati in campo per abbracciarlo e sostenerlo. Il francese, in lacrime, ha quasi chiesto scusa ai compagni di squadra, ma il capitano Raffaele Schiavi lo ha portato sotto la curva affinché gli fosse riservata l’ovazione che meritava. Momenti da pelle d’oca, roba che raramente si vede in uno stadio di calcio quando un giocatore fallisce una rete apparentemente semplice. In fondo in questo sport mortificato da vicende assurde e da comportamenti violenti o antisportivi, ci sono ancora isole felici che possono essere da esempio per tutti. E Salerno è una di quelle!
Gaetano Ferraiuolo