Club di Napoli e Juve in campo per malati oncologici
Chi lo ha detto che il calcio è soltanto rivalità e violenza? Per fortuna la stragrande maggioranza dei tifosi riesce ad abbinare alla passione sportiva una serie di lodevoli iniziative a sfondo benefico che permettono a persone meno fortunate di ritrovare sorriso e speranza. La storia che raccontiamo oggi rende onore alla città di Eboli, laddove sono stati fondati due club che seguono quotidianamente le vicende sportive di Napoli e Juventus. I membri del consiglio direttivo, in nome di una vecchia amicizia che va ben oltre il risultato della domenica, hanno inteso iniziare il nuovo anno raccogliendo fondi per l’associazione guidata da Roberto Cuomo e che ha coniato lo slogan del “Pulmino Dino”, un mezzo di trasporto comodissimo a disposizione dei malati oncologici che hanno bisogno di viaggiare per sostenere cure e visite. La partita, svolta in un clima di grandissimo calore umano, si è disputata presso il campetto di calcio a 5 messo a disposizione dall’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Massimo Cariello e dalla società Feldi; sugli spalti centinaia e centinaia di spettatori, con una bella rappresentanza di giovani del territorio, famiglie e bambini. I biglietti, in vendita al prezzo simbolico di due euro, sono andati a ruba: in totale sono stati raccolti circa 1300 euro, utili per aiutare la suddetta associazione a sostenere le spese necessarie per venire incontro alle esigenze dei degenti. La redazione del “Bellodellosport” ha contattato Massimo Giusti, esponente di spicco del club Napolo 1926:
Ci parli un po’ di questa bella iniziativa…
“Sono molto orgoglioso di far parte di un gruppo di persone animate da un grande senso del dovere. Nella vita di tutti i giorni siamo uomini prima che tifosi e le rivalità della domenica devono essere ricondotte all’ambito meramente sportivo senza mai dimenticare che i problemi seri sono altri e che ognuno di noi ha l’obbligo di aiutare chi è meno fortunato. L’idea è nata a tavola, davanti ad una birra. Ho molti amici nel club della Juventus ubicato ad Eboli e abbiamo pensato potesse essere bello giocare una partita simbolica e raccogliere fondi per un’associazione che aiuta i malati di tumore. La disponibilità è stata immediata e totale, abbiamo collaborato e lavorato in piena armonia ottenendo risultati importanti: gli spalti erano gremiti, la raccolta fondi è andata benissimo, abbiamo rinsaldato la nostra amicizia ripromettendoci di proseguire questo progetto sin dall’estate. Il mondo del calcio, dopo i fattacci di Milano, ha lanciato un messaggio distensivo e di speranza ed è bellissimo che tutto sia partito spontaneamente da una componente troppo spesso criticata come quella della tifoseria. E’ stata un’emozione unica, ci hanno detto sia stata un’iniziativa unica in Italia”
Peccato che spesso, a livello nazionale, scontri e feriti facciano più notizia rispetto a queste pagine di sport emozionanti ed educative…
“Sono d’accordo. Mi amareggia che l’iniziativa non abbia avuto il riscontro che meritava a livello mediatico, ma nulla potrà cancellare la soddisfazione per quanto siamo riusciti, nel nostro piccolo, a creare dal nulla. Le rivalità calcistiche vanno scisse dai problemi veri della vita e l’abbraccio tra juventini e napoletani può essere l’inizio di un percorso che permetta di riavvicinare le famiglie e le persone perbene agli spalti”
Il vostro club è ubicato ad Eboli, provincia di Salerno. Che rapporto c’è con i tifosi della Salernitana presenti sul territorio?
“Non ci sono mai stati problemi, il giorno dell’inaugurazione ha rappresentato un momento di festa per tutti. C’erano oltre duemila persone, tutto si è svolto in totale serenità ed armonia. Non ho mai capito questa rivalità: siamo campani e se le nostre squadre dovessero raggiungere traguardi importanti non potrebbe che giovarne l’intero territorio sotto tutti i punti di vista. Eboli è provincia di Salerno e quindi, pur fedeli al nostro Napoli, saremmo ben contenti di vedere una piazza come quella granata in serie A. Sperando che Lotito voglia davvero vincere il campionato di B e non restare a vita in quella categoria. Aspettiamo il grande derby in massima serie al San Paolo e all’Arechi, mettiamo da parte incomprensibili campanilismi. Non avrei nessun problema ad estendere le nostre iniziative sociali ai tifosi della Salernitana. Frequento Salerno, ho tanti amici lì come Ciro De Cesare e Alessandro De Luca e commento sempre positivamente le vittorie della vostra squadra”
Chiudiamo con una battuta: almeno nelle partite tra tifosi l’arbitro è stato imparziale o anche stavolta la Juventus ha usufruito di qualche “aiutino”?
“Posso dire che non sono riuscito a trovare un solo arbitro napoletano, quindi ho chiesto ai miei amici juventini di provvedere. Loro sono più ferrati in materia. Scherzi a parte, ha diretto una donna e lo ha fatto anche molto bene. Sul campo abbiamo vinto noi ed è stato bello anche il momento dedicato ai bambini. Resterà dentro il ricordo di una giornata da brividi e che non dimenticheremo mai. Il nostro messaggio va a chi soffre: non mollate, non siete soli!”
FONTE FOTO INTERNET
Gaetano Ferraiuolo