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8 marzo: Alessia Caligiuro, arbitro di calcio a 11

Ecco il pensiero di Alessia Caligiuro, 21enne arbitro di calcio a 11, in occasione della Festa della Donna: “Sono arbitro da ormai cinque anni. Da settembre appartengo alla sezione di Treviglio e, nonostante io sia l’unica donna Arbitro della sezione, non ho mai pensato di mollare. Ricordo ancora le facce incredule di alcuni colleghi quando, le prime volte, ho iniziato a frequentare la sezione o addirittura quando mi sono iscritta al corso arbitri. Non credevano possibile il fatto che ci fosse una donna tra di loro. Molti, tuttora, sono abbastanza diffidenti e difficilmente mi interpellano, creando, magari senza volerlo, una situazione di disagio; altri invece sono contenti e cercano di rendermi partecipe. Le difficoltà e i momenti di imbarazzo ci sono, inutile negarlo, però questo non è mai stato un motivo per mollare tutto. Amo il calcio, amo il gioco pulito e amo arbitrare. Le emozioni che provo ogni volta che entro in un campo non hanno paragoni. Superano di gran lunga le difficoltà di genere e l’immagine stereotipata che la gente ha. Le donne non hanno nulla da invidiare all’uomo: possono permettersi di fare tutto ciò che amano perché hanno l’intelligenza e la capacità per poterlo fare, al di là di ogni preconcetto. Io non rinuncerei mai al mio sport e alla mia passione anche se può essere difficile e nessuno dovrebbe farlo mai…”

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