Il canestro di un bambino speciale che fa esultare anche gli avversari
Un tiro da posizione defilata, la palla che si ferma sul ferro ed entra nel canestro proprio quando la sirena suona il fatidico gong, la corsa a perdifiato verso il centrocampo scandita dagli applausi del pubblico e dagli abbracci non solo dei compagni di squadra, ma anche degli avversari. Raniero è un bambino speciale, un ragazzo accompagnato dall’amore dei genitori e dalla sapiente guida dei tecnici e dei dirigenti del Basket Team Stabia. “E’ stato un momento emozionante” ha raccontato Giuseppe Zurolo, responsabile tecnico della società “la nostra dirigenza è sempre molto attenta alla crescita dei giovani e l’esultanza di tutti quando il pallone è entrato a canestro ci fa capire che siamo sulla strada giusta. La storia di Raniero può essere di insegnamento a tanti ragazzi. La cosa più bella è che il canestro è frutto della sua bravura, nessuno gli ha regalato nulla. Per uno strano scherzo del destino la palla si era fermata sui ferri e ha ballato per qualche secondo prima di insaccarsi, una scena quasi da film che mette i brividi. Lo sport è un veicolo sociale troppo importante, il mio consiglio ai genitori è quello di coinvolgere i figli anche diversamente abili in attività come il basket che sono inclusive al massimo. Non esistono persone diverse, ma ragazzi speciali. Ringraziamo anche gli avversari che hanno condiviso con noi un pomeriggio bellissimo“.
Commosso anche Aldo Russo, responsabile dell’HippoBasket Salerno che, pur avversaria, ha esultato come avesse segnato un proprio giocatore: “Se fosse accaduto in un campo dic calcio probabilmente l’eco mediatica sarebbe stata maggiore, ma posso dire con orgoglio che il video che abbiamo pubblicato sulla nostra pagina ha raggiunto un numero ragguardevole di visualizzazioni. E’ una storia che merita di essere conosciuta e raccontata, la gioia di quel ragazzino è così spontanea che non poteva coinvolgere emotivamente tutti quanti noi a prescindere dalla maglia indossata. Voglio rivolgere un plauso anche ai miei giocatori, tutti hanno vissuto con sportività e intelligenza un momento indimenticabile già scolpito per sempre nel cuore e nella mente di ognuno. Sono quelle situazioni che danno senso al nostro lavoro, che trasmettono speranza e voglia di andare avanti. Inculchiamo a tutti i nostri tesserati valori quali rispetto, amicizia, aggregazione e divertimento. Veder felici coloro che partecipano ad una gara a prescindere dal risultato è la nostra vittoria più bella, il mondo del basket si conferma un’isola felice inclusiva come poche altre”.
Questo è quanto si legge sulla pagina facebook della HippoBasket Salerno: “#ThisIsWhyWePlay – Non servono molte parole per commentare il video di questo canestro: un bimbo “speciale” segna all’ultimo secondo utile e corre a centrocampo come se avesse vinto l’Eurolega. I suoi compagni corrono ad abbracciarlo e a dargli il “5”. Ma a far festa sono anche i presenti sugli spalti e, soprattutto, gli avversari, che sanno quanto impegno, quanto lavoro, quanti tentativi a vuoto ci siano dietro quello che per tanti potrebbe essere un gesto tecnico semplice. Assistere a questa scena è stato a dir poco emozionante e ci ha dato conferma che il compito primario di ogni società deve essere quello di contribuire alla crescita di futuri adulti “completi” (autonomi, competenti, capaci di rispettare le regole e di stare assieme agli altri, anche se sono “diversi”)”. Uno spot per lo sport, un gesto semplice e allo stesso tempo capace di stringere in un unico abbraccio ragazzi, genitori, allenatori, dirigenti e spettatori. E’ il canestro più bello che il piccolo grande Raniero potesse segnare.
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