Eliana Acampora e il suo “Coraggio di vincere”
Questa storia sono mesi che volevo raccontarla. Però riuscire ad avere puntualità e affini in Eliana Acampora è qualcosa di impossibile!
Eliana Acampora l’avevo conosciuta come atleta di pallanuoto. Mi aveva impressionato con quanta facilità riuscisse a muoversi in acqua. Personalmente, ma non faccio testo, non avevo mai visto un delfino dalle sembianze umane.
Poi la scopro anche una grande giornalista. E di questo si accorge anche il Coni che, domani, durante le premiazioni del cinquantatreesimo Concorso letterario gli conferirà un riconoscimento particolare per il suo racconto “Coraggio di vincere”.
Il suo racconto è pieno di coraggio e di voglia di vincere ma dando priorità a quelli che, per le persone (vere) del sud, sono le cose più importanti. Certi valori li hai nel DNA, li porti dentro e sono pronti a lottare con te quando si presenta l’occasione in mischia.
Il racconto “Coraggio di vincere” ci fa capire come le scelte di un atleta possono essere condizionate dai valori e come un atleta riesce a trovare la forza e la voglia di arrivare alla vittoria finale.
Le sue prime esperienze fuori porta, come atleta, la formano e la rendono invincibile. Messina, Palermo, Firenze. Tre tappe importanti. Tre punti fermi della pallanuoto femminile italiana. Poi arriva la malattia della mamma. La scelta è inevitabile per una donna del sud: “Io torno a casa ad aiutarla a vincere!”.
In un gioco di squadra ogni atleta deve svolgere al meglio il suo compito è Eliana Acampora ha saputo giocare alla grande anche questa partita.
Dopo la guarigione della mamma decide di abbracciare un altro sogno: portare Napoli nella pallanuoto che conta.
Il 7 giugno del 2015 Eliana Acampora riesce in questo sogno. Un’altra vittoria!
Un altro successo.
Due anni dopo ancora un macigno. Ancora la mamma. “Mi sento come le canne al vento. Non sapevo che strada percorrere”.
Lei si sente forte fuori dalla corazza. Ma dentro… tanta paura e stress.
Si ammala anche lei. La diagnosi: l’artrite psoriasica.
Il suo sogno di vittoria vacilla sempre di più. Il suo sorriso, quello è la sua forza. Il dualismo tra paura e felicità ha un vincitore.
“Il 22 luglio 2018 ho vinto lo scudetto italiano con la mia squadra master e insieme alla medaglia d’oro mi sono ripresa la mia vita”.