L’Oderzo vince il match clou dell’ultima giornata di andata del massimo campionato femminile di pallamano annichilendo Salerno con un perentorio 27 a 17. Partita mai in discussione e sempre ben condotta dalle ragazze allenate da Nasta e Cavallaro. Sponda Jomi l’unica recriminazione può essere fatta sul numero di infortunate che, per diverse ragioni ed infortuni, non sono scese in campo.
La partita
Parte forte la squadra di casa che vola in attacco ed offre pochi spazi in difesa. Salerno deve attendere di subire quattro reti prima di rompere il ghiaccio e tocca proprio a capitan Pina Napoletano portare le sue compagne sul 4 a 1. Necessariamente deve essere la Gomez a prendere per mano la squadra campione d’Italia, ma forse si sente orfana della sua compagna di reparto Dalla Costa (5 – 3).
Dall’altra parte la Duran si gioca, con la connazionale, la partita nella partita (6 a 3). Ancora botta e risposta tra le cubane che realizzano due grandi gol, prima quella di Gomez e poi della Duran (8 a 4).
Passivo per Oderzo, ma Duran è in vena e non ci pensa due volte (9 a 4). Dall’altra parte Romeo si fa respingere la conclusione da Meneghin quando mancano meno di 15′ al termine del primo tempo. Meneghin vince la sfida a distanza con la Pernthaler e Oderzo va a + 7 (11 a 4).
Entra la Ferrari in porta per Salerno quando il punteggio è 12 a 4 e, quindi, la Jomi è a – 8 da Oderzo. Fabbo gioca come una veterana e prende un 7 metri e l’uomo in più. Al tiro va la giovane Manojlovic che prende il palo. Dall’altra parte l’Oderzo non si lascia commuovere e mette fieno in cascina (14 a 5).
L’uomo in più, però, viene ben sfruttato e Salerno accorcia a 14 a 7. A 5′ dal termine le due squadre sono ancora ferme sul 14 a 7 grazie, soprattutto, a Meneghin e Ferrari che si sfidano a suon di parate. Solo negli ultimi secondi di gara si riesce a vedere un gol, uno per parte, riapre le danze Oderzo, che riesce a far breccia nelle maglie della difesa salernitana, risponde Salerno e le due squadre vanno al riposo sul 15 a 8.
La ripresa
Salerno prova a rientrare in partita. La tattica è semplice, parata di Ferrari e contropiede della Napoletano. Il gioco è facile e proficuo e Salerno recupera, leggermente, il gap (17 a 11).
Piove sul bagnato. Romeo commette fallo e regala un 7 metri ad Oderzo. La Duran però si lascia incantare dalla Ferrari e il risultato resta sul 19 a 12.
La Di Pietro prova ad utilizzare il colpo del sottomano (marchio di fabbrica ndr) e sorprende la Ferrari (20 a 12). Salerno sembra perdere il controllo del match, appare imbambolata e senza molte idee. La linea “giovanissima” non paga, nonostante la grande esperienza accumulata in questi anni dalle ragazze terribili di Salerno. In rete anche la Fabbo e la De Santis, ma il risultato vede l’Oderzo ancora avanti per 22 a 14. Il duo Cavallaro-Nasta interrompe il ritmo gara chiamando un time out. La partita vive, ora, anche di letture tattiche e di stratagemmi. Ma a 5′ dal termine il destino della partita sembra segnato. 7 metri per Oderzo. La sfida Duran – Ferrari questa volta è in favore della cubana. Dalla panchina delle locali si grida il tempo residuo. L’impresa sembra sempre più vicina. Si attende solo il suono della sirena. A 3′ minuti dal termine Meneghin viene richiamata in panca, in campo la Feletta, a prendersi il meritato applauso del pubblico e delle compagne. Oderzo arriva al massimo vantaggio su Salerno (+10) e chiude la gara sul 27 a 17 con i due allenatori (Nasta e Cavallaro) che si stringono in un abbraccio liberatorio.