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Aspettando le Olimpiadi – Stoccolma 1912, undici ore di lotta

Sarebbero stati – ma all’epoca nessuno lo sapeva, forse – gli ultimi Giochi Olimpici prima della inutile carneficina, così come Benedetto XV avrebbe poi ribattezzato la Prima Guerra Mondiale. Nel 1912 si tenne la quinta edizione dei Giochi Olimpici, precisamente a Stoccolma, in Svezia.

BERLINO? NO, STOCCOLMA – La capitale svedese ebbe la meglio su Berlino (Germania) in quanto quest’ultima non era strutturalmente pronta ad accogliere i Giochi Olimpici. In occasione delle competizioni svedesi ebbe luogo un combattimento quasi leggendario, che ancora oggi è il più lungo incontro di lotta della storia olimpica.

IL COMBATTIMENTO INFINITO – Nella competizione per i pesi medi (-73 kg) a trionfare fu un atleta svedese, Claes Johnanson. Tuttavia, la medaglia d’oro venne conquistata senza disputare la finale. Questo perché l’altro finalista di diritto, il russo Martin Klein, rinunciò a disputare l’incontro.

In semifinale, infatti, Martin Klein aveva combattuto contro il finlandese Alppo Asikainen. I due atleti si fronteggiarono per oltre 11 ore, mettendo “in scena”, per così dire, il più lungo incontro di lotta greco – romana della storia olimpica. Undici ore che furono fatali – sportivamente parlando – anche per il vincitore, ossia Martin Klein. Quest’ultimo, infatti, dopo aver vinto contro Asikainen, rinunciò a combattere in finale contro lo svedese Johanson in quanto troppo stanco. La Svezia, quindi, conquistò la medaglia d’oro.

IL MEDAGLIERE – A vincere furono gli Stati Uniti, che ottennero 25 ori, 19 argenti e 19 bronzi (totale 63 medaglie); la Svezia, pur conquistando 65 medaglie totali, ne conquistò “solo” 24 d’oro, quindi 24 d’argento e 17 di bronzo. Al terzo posto il Regno Unito con 41 medaglie (10-15-16). L’Italia ottenne sei medaglie, ossia tre ori, un argento e due bronzi.

UNA SPIACEVOLE PAUSA – I Giochi Olimpici, dopo l’edizione del 1912, si sarebbero presi una forzata spiacevole pausa, a causa dello scoppio della Prima Guerra Mondiale.

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