Silvia Zennaro, obiettivo Tokio21: “Io, la vela e il mare”
Da sempre il suo mondo è l’acqua, un legame indissolubile, quasi viscerale. Silvia Zennaro, velista di professione, si racconta a 360 gradi al Bello dello Sport: “Mio papà mi ha trasmesso la passione per questo sport”, esordisce ai nostri microfoni, “all’età di 2 anni ero già in barca con lui e a 6 anni ho seguito il primo corso di vela a Chioggia. La mia prima barca è stata un Optimist (monoscafo dotato di una singola vela, ndr) molto vecchio. Ho iniziato a fare attività preagonistica, poi l’agonistica e via via fino ad arrivare al livello professionistico”.
Laureata in farmacia, ora dedica la maggior parte del suo tempo agli allenamenti e alla vela, ma anche “a qualsiasi sport, non riesco a fare ferma. Mi piace muovermi e viaggiare”. E poi ci svela i segreti della vela: “Anche se sembra che la vela sia uno sport in cui non si faccia fatica, la disciplina che pratico io è molto difficile e probante. E’ il laser radial, una disciplina molto fisica che necessita di una preparazione veramente adeguata che comprende sia aspetti di forza e di resistenza. Faccio allenamenti sia in palestra per incrementare la forza sia su circuiti ad alta intensità perchè le regate durano 50 minuti e di solito, in gara, se ne fanno due al giorno. Se c’è vento si arriva davvero esausti alla fine delle prove. Capita spesso di ritrovarsi con piccoli dolori alla schiena, quale effetto collaterale della fisicità e della durezza di questa barca. Dal punto di vista alimentare il peso consigliato è di 70/72 kg, quindi è necessario nutrirsi abbastanza ma nello stesso tempo alimentarsi in modo sano per cercare di sviluppare la maggior parte di massa magra rispetto alla quantità di grasso”.
Nata a Chioggia, in provincia di Venezia, con il mare ha un rapporto speciale anche se, ci confida “preferisco l’acqua dolce a quella salata. Il mare mi attrae e allo stesso tempo so che può essere pericoloso. L’importante è riuscire a capire fin dove si può arrivare e porsi dei limiti”.
A fine settembre si è laureata campionessa d’Italia, a Follonica, nella classe olimpica Laser Radial. Ha partecipato alle Olimpiadi di Rio de Janeiro nel 2016, nel laser radial femminile, dove si è piazzata in 22esima posizione. Ecco il suo ricordo: “E’ stata un’esperienza unica. Era tanta l’emozione che non ricordo neanche le regate che ho fatto, l’olimpiade trasmette un’emozione pazzesca che va al di là dell’aspetto tecnico. Quando sei li, in gara, è come essere catapultati in un sogno, è come vivere in una realtà parallela”.
Anche la vela è stata interessata dalle limitazioni e dai protocolli anti Covid-19: “In questo periodo ci stiamo allenando in quanto siamo nazionali. Ci siamo fermati nello scorso mese di aprile quando sono state rinviate le Olimpiadi e c’era stato lo stop a tutti gli sport. Ma appena c’è stata la possibilità, dal 4 maggio, non ci ho pensato su e mi sono subito rimessa in acqua. Attualmente abbiamo qualche difficoltà ad allenarci in palestra, ma devo ringraziare le Fiamme Gialle che hanno messo a disposizione attrezzature sportive e strumentazioni per consentirci di proseguire gli allenamenti”.
E ora sguardo al futuro, obiettivo Tokio 2021: “La selezione per le Olimpiadi in Giappone del 2021 sta andando molto bene, l’obiettivo è di arrivarci e migliorare la prestazione di Rio 2016″.
E allora forza Silvia, a vele spiegate verso nuovi successi!