AL TERZO TEMPO, A S. MANGO PIEMONTE, TORNEO DI PADDLE TENNIS PER BENEFICENZA
Sabato 30 Aprile, l’Associazione Giovane Avvocatura Salernitana, organizza nell’unico campo di Paddle della provincia di Salerno, vale a dire quello del Terzo Tempo di San Mango Piemonete, un torneo che ha come scopo di finanziare dei progetti scientifici che cercano di trovare una cura ai tumori in età pediatrica.
Emiliano Torre ci racconta com’è nata l’idea: “Di solito ogni anno organizziamo un torneo di tennis, questa volta il Presidente dell’Associazione Fabio Moliterno ha avuto l’idea di provare il Paddle e così abbiamo messo in piedi questa giornata tra associati”
Questo connubio tennis – avvocati ha una storia importante?
“Come dicevo, organizzo, ogni anno un torneo di tennis tra avvocati e stiamo iscritti all’Associazioni Italiana Avvocati Tennisti, per cui abbiamo un percorso già tracciato per il tennis. Ma quando il presidente ha proposto questa novità abbiamo subito aderito”.
Ma il fine della manifestazione giustifica ogni prestazione sportiva, infatti “diciamo che come Associazione abbiamo tante attività in essere a partire da corsi di formazione ad arrivare alla beneficenza e alle iniziative sociali. Ma il nostro obiettivo è quello di aiutare in modo tangibile l’Associazione che andiamo a sostenere. Il nostro progetto ci lega a lei per almeno un paio di anni, infatti, con questa Associazione abbiamo già finanziato l’acquisto di una ambulanza specializzata, per cui il prossimo obiettivo potrebbe essere un macchinario o qualcosa di utile per aiutare questi ragazzi meno fortunati. Questo primo progetto è stato portato avanti anche grazie alla collaborazione con la Procura della Repubblica”.
Quindi questa Associazione è una sorta di confraternita, sullo stile americano?
“Insomma, come concetto ci può stare. Intanto devo dire che a breve festeggeremo il compleanno e l’Associazione nasce per la necessità di prendere le distanze dai circuiti classici e quando lanciammo questa idea non immaginavamo di avere tanto seguito. Ma, forse, proprio questo spirito di confraternita ci ha aiutati tanto a crescere”
Da poco avete raggiunto un obiettivo impensabile, solo pochi anni fa?
“Si, in effetti, ora abbiamo un rappresentate nel Consiglio dell’Ordine, il presidente Fabio Moliterno, ma teniamo molto a conservare questo spirito di gruppo e di appartenenza”