LA MAMMA DI DEL GROSSO:”LO SCORSO ANNO HO AVUTO TANTA PAURA PER MIO FIGLIO. QUEST’ESTATE VICINO AI GRANATA”
Poco prima dell’inizio della partita Spal-Salernitana ci fermiamo a parlare, per puro caso, con un’arzilla signora che, con in braccio il proprio nipotino, si porta quasi nei pressi dell’ingresso delle squadre, alle spalle delle due panchine. Il bambino chiama a gran voce il proprio papà che sta effettuando il riscaldamento prima della partita. Incuriositi, chiediamo alla signora il nome del giocatore, padre del bimbo. Si tratta di Cristiano Del Grosso, numero 24 terzino sinistro della Spal. Ci intratteniamo con la signora per scambiare alcune impressioni e per raccogliere alcune curiosità sulla vita calcistica di Cristiano. “Io ho due figli calciatori, tra l’altro gemelli: Cristiano che ha avuto più fortuna, giocando quasi sempre in Serie A, con Cagliari, Siena e Atalanta, mentre l’altro Federico ha fatto una buona carriera, soprattutto in Serie C e ora gioca nella squadra della nostra città da cui è partito, il Giulianova, nella Promozione abruzzese. Con tutta onestà non nascondo che non vedo l’ora che smettano di giocare perchè i due ragazzi sono sempre in giro ed io sono sempre preoccupata, soprattutto per Cristiano”.
Appunto Cristiano, il pensiero va subito a quel brutto incidente che lo vide protagonista, il 14 dicembre 2015. “E’ stato un brutto incidente accaduto a Bergamo quando Cristiano giocava all’Atalanta. Nell’incidente ha riportato una brutta frattura del setto nasale più fratture varie alle costole. E’ andata bene. All’ospedale di Bergamo è stato curato benissimo, poi è stato costretto a restare fuori per tanti mesi. E praticamente da poco ha ripreso l’attività agonistica”.
Nella sua carriera Del Grosso ha incrociato anche Sannino, ai tempi del Siena. “Sannino è innamorato di Cristiano, si vogliono bene! Quest’anno il mister se lo voleva portare a Salerno, e Cristiano aveva accettato. Poi quando Sannino è arrivato a Salerno, la Salernitana aveva già comprato il terzino sinistro (Vitale, n.d.r.) e quindi non si è fatto più nulla. Ma il matrimonio si poteva fare”.
La presenza in tribuna di Reja porta alla mente l’esperienza all’Atalanta, guidata dal tecnico friuliano. “Quando Cristiano giocava all’Atalanta il direttore sportivo comprò Dramè dal Chievo che soffiò il posto sia a Cristiano che a Brivio. Reja stimava mio figlio anche se a fine campionato poi andò via per tornare al Bari”.
Il riscaldamento sta per finire. Cristiano si avvicina al tunnel degli spogliatoi. Il bambino, di nome Vasco “perchè il papà è un grande fan di Vasco Rossi”, accompagnato dalla nonna, scende le scale che portano al terreno di gioco. Poi l’abbraccio con il papà, un tenero bacio e la corsa verso gli spogliatoi. La partita sta per iniziare. La signora Del Grosso e il piccolo Vasco riprendono il loro posto in tribuna, pronti a fare il tifo e a sperare in una vittoria.