A TU PER TU CON DOMENICO FRANCO (EX SALERNITANA):”MI SENTO UN GIOCATORE MATURO”
Domenico Franco, tra pochi giorni 25enne, ex Salernitana, oggi gioca con il Rende, in Lega Pro, con cui ha già realizzato due gol (uno in Coppa Italia contro il Catanzaro ed un altro settimana scorsa contro l’Akragas) e dove ha trovato un ambiente ideale per il suo rilancio definitivo. A soli 18 anni ha fatto l’esordio in Serie B con la Salernitana, poi varie vicissitudini lo hanno portato lontano da Salerno, a cui è ancora molto affezionato (essendo legato sentimentalmente ad una ragazza di Sant’Egidio Monte Albino) e un brutto infortunio lo ha costretto a rimboccarsi le maniche e a ripartire dalle serie inferiori. Oggi Franco è un giocatore maturo: da un punto di vista tecnico può ricoprire diversi ruoli in mezzo al campo, come regista o come mezz’ala, ed è pronto ad inseguire di nuovo i suoi sogni. Riavvolgiamo il nastro della sua carriera e ripercorriamo, attraverso le dichiarazioni che ha rilasciato alla nostra redazione, le tappe principali del suo percorso calcistico.
Gli esordi. “Ho giocato a Salerno prima con la formazione Allievi nazionale, realizzando in quel campionato anche 8 gol, e l’anno successivo vengo promosso nella categoria Primavera che poi mi consentì di esordire in prima squadra. All’epoca l’allenatore della Salernitana era Grassadonia. Avevo un contratto di 5 anni con la Salernitana, poi dopo il fallimento sotto la gestione Lombardi, sono andato al Chievo con cui ho sottoscritto un contratto di tre anni. Ero aggregato alla Primavera, ma ogni tanto mi allenavo anche con la prima squadra“.
Il mondo dei Pro. “Dopo l’esperienza al Chievo sono stato ingaggiato dalla Paganese, in serie C1, allenata da Grassadonia che mi aveva richiesto e con cui ho giocato un anno e mezzo. Dopo sono andato a Messina, in Serie C2, anche qui c’era Mister Grassadonia che mi ha voluto portare con sè”.
L’infortunio. “Durante la partita Messina Gavorrano mi sono infortunato. Ero entrato da appena trenta secondi e il destino mi ha fatto un brutto scherzo: rottura di legamenti e menisco. Una mazzata perchè stavo iniziando a giocare con i grandi e ad inserirmi nel calcio che conta. Così mi sono affidato ad un grande professionista, il dott. Bisogno, fisioterapista della Paganese che mi ha aiutato tantissimo a recuperare. Però devo ringraziare la mia ragazza e le persone a me care che mi hanno supportato in quei difficili momenti, che ora sono solo un brutto ricordo”.
La ripresa ripartendo dalla D. “Dopo l’operazione ho avuto ancora dei problemi al ginocchio per cui la ripresa è stata più lunga del previsto. Sono ripartito dalla Serie D, con il Roccella, una squadra che ha creduto in me dopo un infortunio così pesante. Dopo il campionato a Roccella sono andato all’Aversa Normanna con Mister Chianese, passato ora al Napoli, che ha lanciato tanti giovani. Dopo Aversa, l’anno scorso sono andato al Monopoli in Lega Pro e da quest’anno sono al Rende”.
L’esperienza al Rende. “Mi sono avvicinato a casa, qui al Rende mi hanno fortemente e devo dire che mi hanno accolto davvero bene. Mi sono inserito senza problemi e come squadra ci godiamo questo momento positivo, avendo vinto sia in coppa che le due partite di campionato. Per un giocatore sentirsi importante e parte di un progetto è una cosa molto bella”.
Prospettive di carriera. “Ci tengo a fare bene qui a Rende perchè fare un buon campionato in Lega Pro può servirmi per ambire a fare il grande salto. Il mio sogno, non lo nascondo, è tornare a giocare in Serie B con la Salernitana, anche perchè sono tifoso e molto legato alla città”.