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Al Salerno Club 2010 celebrato il connubio calcio-pallamano: festa in onore della Jomi, già attiva sul mercato

A Salerno non c’è solo la Salernitana. Lo sa bene il Salerno Club 2010, club costituito da tifosi sfegatati della massima realtà calcistica cittadina, attento, però, ad organizzare un evento in grado di celebrare degnamente un’altra compagine locale capace di entusiasmare allo stesso modo dei granata: la Jomi PDO Salerno. Il sodalizio di patron Pisapia ha, infatti, festeggiato non troppi giorni fa il secondo tricolore di fila nella pallamano femminile, annichilendo Conversano nella finalissima, ed è stato ricevuto presso la sede di via Luigi Cacciatore 28, alla presenza di tutto il direttivo: Salvatore Orilia, l’addetto stampa Andrea Criscuolo e tanti soci. In rappresentanza della formazione salernitana, hanno partecipato all’evento Antonella Coppola ed Elisa Ferrari, accompagnate dal team manager Domenico Testa.

Proprio le due giocatrici si sono intrattenute con noi per qualche scambio di battute. Capitan Coppola si è così espressa: “Quest’invito ci ha fatto enormemente piacere. So quanto sia difficile per i tifosi della Salernitana riuscire a seguire le nostre gesta, eppure si sta verificando ciò. Il Salerno Club 2010 ha confermato di amare lo sport salernitano. Siamo onorate di aver dato lustro alla nostra città, scrivendo la storia grazie alla conquista del secondo scudetto di fila. Noi tutte stiamo realizzando con il passare dei giorni l’importanza della nostra impresa. Personalmente, mi è capitato di seguire diverse partite della Salernitana, recandomi in curva munita di maglietta, sciarpa e cappellino. Spero che il centenario del club calcistico possa rappresentare un traino anche per il nostro movimento. Nella prossima stagione sportiva festeggerò, inoltre, 20 anni di militanza a Salerno: sarebbe fantastico riuscire a ripetersi in campionato”. Elisa Ferrari ha proseguito sulla stessa lunghezza d’onda: “Questa serata denota l’interesse crescente della città verso la nostra realità. MI piace immaginare che i vari sport possano integrarsi, creando un connubio sulla falsariga di quello che si verifica nelle polisportive europee più blasonate, come il Barcellona, ad esempio. Oggi ci siamo solo io ed Antonella in virtù degli impegni di diverse compagne di squadra con la Nazionale. A fine giugno, si terranno due gare di qualificazione contro Polonia e Montenegro: saranno due banchi di prova importanti, due sfide proibitive sulla carta, ma che consentiranno di testare la crescita della nostra rosa. In conclusione, mi preme salutare affettuosamente Monika Prunster. Con lei ho condiviso due anni splendidi, sono orgogliosa di lei e le auguro tutto il meglio per il prosieguo della carriera”.

Naturalmente hanno fatto gli onori di casa Orilia e Criscuolo. Il presidente si è soffermato ai nostri microfoni: “Abbiamo omaggiato ragazze e società per questa bellissima affermazione. Siamo stati lieti ed onorati di aver offerto questa targa ricordo. Salerno non gode di un’impiantistica sportiva all’avanguardia, eppure la Jomi riesce a conseguire importanti risultati attraverso sudore e sacrifici, sia fisici che economici. Personalmente, compatibilmente con le gare della Salernitana, seguo con particolare affetto le vicende sportive delle altre realtà sportive cittadine. Conto di seguire presto dal vivo, magari insieme a qualche esponente del club che presiedo, una partita alla palestra Palumbo, sperando che la città possa ulteriormente affezionarsi alle gesta delle ragazze della pallamano, sull’onda dell’imminente centenario della Salernitana. Proprio in riferimento ai granata, mi limito a dire che bisogna guardare il bicchiere mezzo pieno: ho ricevuto rassicurazioni circa l’allestimento di una squadra competitiva”.

Queste, invece, le parole di Andrea Criscuolo: “Quest’idea è nata per premiare chi porta in alto il nome di Salerno. La Jomi riesce in questo intento da anni a questa parte grazie alla bravura delle sue atlete, tenaci e dedite alla causa, meritevoli assolutamente di questo riconoscimento. Non mi è mai capitato di seguire dal vivo un match di pallamano, ma conto presto di farlo: l’ho promesso a capitan Coppola. Ho visto qualche gara in tv e devo dire che mi sono appassionato. Non so se il centenario della Salernitana possa rappresentare un elemento trainante anche per le altre realtà sportive locali, ma spero possa verificarsi ciò. Sul campionato dei granata, dico, infine, che forse si poteva fare qualcosa di più, ma sono fiducioso in vista del futuro”.

Nel corso della serata, il team manager Domenico Testa ha, infine, inviato i saluti della presidenza e di tutto il direttivo sportivo, annunciando, inoltre, qualcosa sul fronte mercato, a conferma di come i risultati sportivi non arrivino per caso, ma siano frutto di una programmazione seria e lungimirante: “Siamo in dirittura d’arrivo per la trattativa che dovrà condurre un quotato coach croato sulla nostra panchina al posto di Neven Hrupec. Per quanto concerne le atlete, vogliamo mantenere la nostra ossatura vincente, puntando sul settore giovanile e rimpinguando l’organico laddove ve ne fosse la necessità. Ad esempio, stiamo valutando la possibilità di prendere un’ala. Non abbiamo velleità particolari in campo europeo: purtroppo il divario con i top club del vecchio continente è ancora troppo elevato, ma venderemo cara la pelle”.

Foto di Antonio Villari

corradobarbarisi@hotmail.it

Ingegnere elettronico di primo livello. Giornalista pubblicista dal 26 novembre 2015