MILANO – Ha preso il via, ieri sera a Milano, presso la Fabbrica del Vapore, la 36esima edizione di Offside, Festival cinematografico internazionale del calcio. E’ la prima volta che l’evento viene organizzato in Italia dopo aver toccato ben 10 nazioni dal suo esordio, avvenuto 13 anni fa a Barcellona. L’obiettivo di Offside è di raccontare il calcio come fenomeno sociale e culturale, non solo agli appassionati ma ad un pubblico eterogeneo. Attraverso la proiezione di film e altri eventi inseriti in un programma molto intenso, Offside narra la vera anima del calcio, lontano dalle logiche del business e dell’esibizionismo, in grado di dare vita a passioni, illusioni, vittorie e sconfitte, non solo agonistiche. Un gioco che però diventa uno strumento capace di trasmettere emozioni, di attraversare intere generazioni e di abbattere le diversità e i confini. Quattordici i film in gara, che saranno proiettati durante la tre giorni milanese e che saranno valutati da una giuria composta da Stefano Borghi, giornalista di Fox Sports, il regista Paolo Geremei, Oriol Rodriguez, fondatore e ideatore del Festival ed esponente di punta della celebre rivista catalana Panenka, Giulia Pelucchi, assessore alla Cultura, Sport e Politiche Giovanili per il Municipio 8 che ospita l’evento.

Il programma della prima serata ha visto la proiezione di due film, E18hteam e Una meravigliosa stagione fallimentare, preceduti da un dibattito moderato da Lapo De Carlo, ex direttore di Radio Milan Inter e attuale direttore di Radio MonteCarlo Sport Network. Il primo film è il racconto della nazionale dello Zambia, che dopo la perdita dell’intera squadra nell’incidente aereo nel 1993 al largo delle coste del Gabon, ha avuto la forza di ricostruire la squadra e di vincere, 18 anni dopo, la coppa d’Africa nello stesso paese in cui ci fu il tragico evento. Il secondo film è il racconto del fallimento del Bari, nella stagione 2013/2014, vissuto dai tifosi come una liberazione ed un momento di rinascita per la squadra pugliese.