Al via il torneo “San Matteo”, intervista al Presidente Albino D’Ascoli
Prende il via ufficialmente oggi pomeriggio il consueto appuntamento con il torneo “San Matteo”, organizzato dal Circolo Tennis Salerno, sul lungomare di Torrione, quest’anno con un’edizione particolarmente ricca sia per numero di partecipanti che per il montepremi in palio, diecimila euro, che ha richiamato giocatori da tutta la Campania e dal centro Italia.
Ne parliamo “a braccio” con Albino D’Ascoli, da poco meno di un anno alla presidenza della storica struttura salernitana.
Innanzitutto ripercorriamo brevemente la sua elezione.
Sono stato eletto il 25 novembre 2015, dopo la presidenza Pantuliano, con un consiglio rinnovato al 50% e l’innesto di due donne per rispetto al principio delle quote rosa. Ad oggi il circolo annovera 80 soci più una trentina di giovani che cerchiamo di fidelizzare con quote associative vantaggiose. D’altra parte la nostra è una finalità sociale, ed i giovani sono il nostro ricambio generazionale.
Possiamo già tracciare un piccolo bilancio di questi primi dieci mesi?
Penso proprio di si, perché credo sia merito di tutto circolo l’organizzazione del campionato regionale Under 12/14/16, poi la tappa del trofeo Kinder, un circuito nazionale per ragazzi molto importante, e adesso questo torneo “San Matteo – Generali Cup” con montepremi diecimila 10 mila euro, che per importanza lo colloca al secondo posto in Campania dopo quello organizzato dal Tennis Club Napoli, con il quale nel frattempo ci siamo gemellati.
Come mai l’idea di un torneo del genere, impegnativo anche dal punto di vista economico?
L’idea del torneo nasce dal desiderio di far arrivare finalmente a Salerno il tennis di un certo livello, che come certamente saprà, si alza all’aumentare del montepremi. Da troppi anni ormai, e parlo da appassionato, mancavano in città manifestazioni tennistiche importanti, le ultime probabilmente fatte ai tempi d’oro del circolo Le Querce di Ogliara. Naturalmente siamo stati molto aiutati in questa organizzazione da sponsor prestigiosi, come le Generali Assicurazioni, Joma e Babolat, oltre ad altri sponsor locali di qualità che ci sono vicini. Io credo, noi tutti crediamo, che i ragazzi si appassionano a questo sport meraviglioso quando vedono giocare tennisti bravi: questo è il nostro “ritorno”, appassionare i ragazzi, avvicinarli al campo elevando per quanto ci è possibile la qualità dell’offerta.
Oggi si comincia dunque …
Si, oggi comincia il tabellone dei giocatori di 4 categoria, poi a seguire gli altri , fino al tabellone principale. Posso dire che mancano ancora tre giorni alla chiusura delle iscrizioni per i giocatori di terza e seconda categoria e al momento abbiamo già iscritti 85 atleti, provenienti da tutta la Campania, da Roma e dal centro Italia.
Recentemente è stato a Roma per la quarta elezione di Binaghi alla presidenza F.I.T: che impressioni ne ha ricavato?
Essendo stata un’elezione con candidato unico era piuttosto scontata, sia per il presidente che per i consiglieri, quindi si è trattato solo avallare la cosa. Però è sempre importante per un dirigente sportivo partecipare a questi incontri perché duemila persone necessitano di una grossa organizzazione.
Dalla relazione di Binaghi emerge un tennis italiano in buona salute: lei è della stessa opinione?
Io riscontro una certa stasi nel movimento tennistico, per varie ragioni: la prima sicuramente economica, con la crisi latente le persone giocano di meno; poi perché è ancora invalsa l’idea che il tennis sia uno sport per pochi eletti, per persone “con i soldi”: una sciocchezza enorme perché oggi un’ora di tennis costa come un’ora di calcetto. Infine, c’è un problema di federazione e di organizzazione complessiva, le porto esempi concreti: abbiamo avuto qui una ragazza di Napoli che promette benissimo, gira l’Italia e mezza Europa per tornei internazionali, ma la federazione non riesce a supportare i campioncini in erba e questo diventa un problema perché ricade tutto economicamente sulle spalle dei genitori. Ma anche sui circoli: pensi che stiamo ancora aspettando il rimborso per i due defibrillatori acquistati.
Scuola tennis: come procede?
Abbiamo ovviamente confermato lo staff tecnico, coordinato dal M° Sergio Alfinito e quest’anno per la prima volta affiancheremo un giovane preparatore atletico, non solo ai ragazzi della Sat (Scuola addestramento tennis, ndr) ma che è anche a disposizione dei soci. La figura del preparatore è di fondamentale importanza ed è ineludibile in un circolo tennis che voglia definirsi tale. Inoltre, tutti i ragazzi iscritti avranno la divisa sociale, perché, come si dice, anche l’occhio vuole la sua parte.
Un’ultima domanda: ha qualcosa da chiedere al neo assessore allo sport, Angelo Caramanno?
Noi qui abbiamo il problema della convenzione con il Comune di Salerno per quanto riguarda la struttura, convenzione che scade ad ottobre. Chiediamo di fare la gara in tempi rapidi perché avere una proroga di anno in anno non consente alcuna programmazione seria; oppure avere, se di proroga si dovesse trattare, una proroga giuridicamente valida che sia lunga almeno 4-5 anni, così da poter pianificare l’eventuale copertura di un campo per la stagione invernale, oppure abbellire la sede sociale, attivare un mutuo con il credito sportivo per realizzare opere concrete. Con una proroga breve questo non è possibile farlo. Il mio chiodo fisso è portare un incontro di Fed Cup a Salerno, ma questo si potrà fare solo con un campo centrale cui gli sponsor, fondamentali per eventi di questa portata, possano avere adeguata visibilità.