ANDREA VIGNES E I SUOI PRIMI PASSI COL PALLONE. IL RICORDO DI MISTER ILARIO APICELLA
Andrea Vignes giovane calciatore classe 2002 ha militato per ben 7 anni alla Polisportiva Nikè di Pellezzano e nel percorso di crescita ha avuto come mentore anche mister Ilario Apicella e mister Domenico Corso. Il capitano, come veniva, semplicemente chiamato da tutti è un talento che ha attirato l’attenzione di diversi club di serie A e, il passo alla Lazio, sembrava il più probabile, visto i rapporti che ci sono tra le due società.
Abbiamo chiesto a mister Apicella di ricordare il calciatore in erba, quando cominciava a muovere i primi passi: ”
Partiamo da lontano. Da quanto tempo conosce Vignes e quanti meriti si attribuisce per questo passo così importante?
Ho cominciato ad allenarlo dai Pulcini fino ad arrivare agli Esordienti. In questi anni è cresciuto esponenzialmente dimostrando sin da subito di avere le qualità necessarie per emergere e fare la differenza. Anzitutto stiamo parlando di un ragazzo molto serio: si allena bene, ha la mentalità giusta, è una persona semplice e con il gruppo ha sempre avuto un rapporto di collaborazione. E’ stato un leader fin da bambino, attento ad ogni situazione, come dire, il vero capitano”.
Questo passaggio alla Lazio sta avendo una cassa di risonanza incredibile in città, forse perchè le aspettative sul ragazzo sono altissime: “Non a caso una società attenta come la Salernitana decise di tesserarlo due anni fa cucendogli addosso la fascia di capitano”.
Ma come si costruisce un piccolo campione?
“I meriti vanno condivisi col talento naturale e con tutte le componenti che ruotano intorno al calciatore. Per cui gli allenatori, la società e, non ultima, la la famiglia che in modo esemplare ha saputo stare vicino al figlio Andrea seguendo ogni suo passo”.
Le sue doti umane vanno esaltate, infatti, continua mister Ilario: “nei tre anni trascorsi posso dire che Andrea è stato sempre un ragazzo presente agli allenamenti, molto serio nello svolgimento delle sedute ma, soprattutto, è stato sempre al fianco dei compagni più deboli non facendo mai mancare un incitamento e spronandoli ad impegnarsi di più”.
Da un punto di vista tecnico cosa dimostrava ai suoi tempi?
“Ragazzo dai piedi buoni e con la testa sulle spalle, credo che possa fare tanta carriera, perché il calcio italiano a bisogno di gente come lui”.
E’ questo controverso passaggio alla Lazio cosa pensa mister Apicella?
“Credo che per lui sia un traguardo da non perdere, perché è solo confrontandoti con chi è più forte di te può farti crescere e migliorare”.