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Avram: “Una finale dalle mille emozioni”

Una final six di Coppa Italia dalle mille emozioni quella che ha disputato la Jomi Salerno nel palazzetto di Salsomaggiore Terme.
Tutto è cominciato con le positività al covid di alcune atlete a raccontarci quello che è successo in campo e fuori è il coach Laura Avram: “Una positività dietro l’altra. Mi sono detto porca miseria, proprio prima di una competizione così importante doveva capitare”.
“Non ci siamo praticamente allenate in attesa di capire chi potevo schierare in campo”, continua Avram.
Caricare al massimo le giovani è stato un motivo di orgoglio per Laura: “Io queste ragazze le alleno da quando erano delle bambine, le ho sportivamente cresciute.
Penso di avere un gruppo fantastico e anche le atlete che non sono potute venire con noi le abbiamo volute in panchina a vivere i nostri momenti belli e difficili attraverso un collegamento social”.
La vittoria contro Erice è stata una vittoria del gruppo: “Decisamente si! Non era facile per me entrare in sintonia col gruppo da subito.
Io, fino ad ieri ero una loro compagna di squadra. Ci ho messo tempo anche a far accettare le giovani under 19. Ora sono un tutt’uno. Si aiutano, le aiutano le grandi ad avere la consapevolezza dei loro mezzi e delle loro potenzialità”.
La sconfitta in finale brucia un pò, non tanto per il risultato sportivo, ma perchè, ci spiega Laura: “Purtroppo è venuto a mancare un nostro tifoso e un mio amico speciale (Amantino Massimo Grisi – ndr) un uomo buono che mi ha sempre aiutata e data consigli. Sono dispiaciuto perchè volevo dedicare a lui questa vittoria a chi, quando mi hanno affidato questa squadra, mi ha incoraggiata dicendomi che da oggi avrei tracciata la mia nuova strada. Abbiamo giocato col lutto al braccio, ma spero di dedicargli presto un nostro successo”.

Foto Gandolfi

alfonso.pierro@libero.it

“A volte un vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai mollato” 
(Nelson Mandela).