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Il Bello dello Sport in uno scatto: la gratitudine.

E’ la 24° partita di pallamano nel campionato femminile serie A; io mi reco al palazzetto più tardi del solito, in fase di riscaldamento quasi terminata; noto un precedente messaggio in cui Elena mi chiedeva (quasi preoccupata) il motivo della mia assenza.

In quanto fotografa ufficiale, seguo l’Ariosto Pallamano da tre anni ed ho sempre visto Elena al seguito della sua Casalgrande, in tribuna. Non è insolito che io cerchi fra gli spalti dei volti o degli sguardi che reputo interessanti: a volte sono parenti delle giocatrici, o amici fortemente legati a questo sport, o ex giocatori.

Noto da subito che in questa situazione lei è diversa: ha un insolito sorriso, quasi velato, ed il suo sguardo ha un che di triste. Subito dopo la presentazione delle giocatrici di ciascuna squadra, al momento motivazionale clou del pre-partita, le ragazze del Casalgrande con allenatore vanno verso la posizione di Elena ed assieme le si stringono attorno, lasciandola visibilmente commossa. La mia impressione viene confermata e più tardi saprò da lei stessa, che si tratta di un periodo molto brutto della sua vita.

La sua squadra vince, di una sola rete, in una partita tiratissima ma sempre molto corretta. Si tratta di uno di quegli incontri emozionanti fino all’ultimo minuto, per le sorprese che può riservare. E il Casalgrande si gioca l’accesso ai play-off di campionato.

Elena entra in campo: è fiera ed orgogliosa, prova quelle emozioni che rappresentano il bello dello sport, ciò di cui ha bisogno in questo momento per stare a galla.

Per sedici anni ha guardato loro le spalle, è stata l’estremo difensore di questa squadra, nel ruolo singolare del portiere. Nella pallamano e nel Casalgrande in particolare, sa di avere trovato la sua seconda famiglia o, meglio, ha integrato allargando la famiglia che già ha, con dei genitori che sempre le son accanto (babbo Carlo è tuttora un dirigente della società). Ha lasciato il campo di gioco a 27 anni, per cause varie: qualche acciacco fisico, l’idea di un cambio di vita, il lavoro.  La pallamano non è certo uno sport che ti dia da vivere economicamente, ma se ti entra nel cuore non riuscirai a vivere senza.

Infatti, Elena non ne sa stare lontana ed in ogni partita (in casa o in trasferta) rivive le emozioni del portiere dalla tribuna, anche se ora guarda le giocatrici da una prospettiva diversa, dal lato. Ed anche la sua squadra le è affianco, quasi contraccambiando il ruolo difensivo degli anni passati.

Questa volta fra gli spalti ho colto la parente, l’amica e l’ex giocatrice, tutto in uno. E nello sguardo di questo scatto lei sembra esprimere e volermi spiegare la gratitudine per il sostegno ricevuto dalla sua squadra.

Elena Trinelli-Casalgrande

isabellagandolfipics@gmail.com

Donna, moglie, mamma, fotografa (non sempre in quest'ordine). Maturità scientifica e laurea in filosofia (con tesi in bioetica). Ama incuriosirsi, imparare, conoscere. Ama ciò che fa.