Benevento-Perugia:0-0. Un buon punto che dà morale.
Benevento chiamato al riscatto contro il Perugia, gara che doveva dimostrare ai tifosi che la squadra si è ritrovata dopo la doppia sconfitta consecutiva fuori le mura amiche. In parte è stato fatto, il Benevento visto in campo è sembrato a tratti quello degli inizi del torneo che entra in campo con umiltà, con il piglio e grinta giusta. Di fronte c’è comunque il Perugia, una signora squadra, ben messa in campo e reduce da quattro vittorie consecutive. Baroni sorprende tutti con un inedito 4-3-3. Confermata la solita batteria difensiva, il “nuovo”centrocampo viene disegnato con Chibsah e De Falco mezzale, Buzzegoli playmaker basso e Cissè Falco Ceravolo nel tridente d’attacco. Per il Perugia, invece, Bucchi conferma il 4-3-3 con il tridente formato da Guberti, Di Carmine e Nicastro. In difesa chance per il giovane Chiosa, mentre a centrocampo Ricci viene preferito a Brighi che in settimana si era fermato. La strega entra in campo un po’ smarrita, forse a causa dell’inedito modulo tant’è che ci ha messo un quarto d’ora circa per ritrovarsi e capire come posizionarsi tatticamente bene in campo. Poi, fatto ciò, la squadra giallorossa ha giocato la sua partita contro un Perugia che ha provato a costruire ed impensierire Cragno, senza mai riuscirci realmente. I padroni di casa invece sono andati vicino al goal con almeno cinque occasioni nitide. Da segnalare il palo preso da Cissè nel primo tempo ma anche un’altra occasione sciupata in malo modo dal guineano. Nel secondo tempo, ci sono stati la traversa di Lucioni ed il colpo di testa in chiusura di Venuti su calcio d’angolo.
Il pareggio tutto sommato è un risultato giusto ma, ai punti, in un incontro di pugilato il Benevento avrebbe vinto.Inoltre, per la prima volta in questo campionato e dopo 30 match ufficiali consecutivi non è andato in goal in una gara ufficiale. Ora testa al Trapani, prossima trasferta insidiosissima per i Sanniti in terra Siciliana con la panchina di Cosmi che sembra davvero essere in bilico.
Paolo Diglio