Bianca del Balzo ha bisogno di poche presentazioni per il popolo della pallamano italiana: non è solo pivot per la sua squadra di sempre (Cassano Magnago), ma vanta anche svariate presenze nella Nazionale, contraddistinguendosi per le prestazioni di alto livello e per la serietà con cui porta a termine ogni chiamata.
E’ conosciuta da grandi e piccini, avendo fra le altre cose presenziato in qualità di madrina al Festival della Pallamano di Misano, edizione 2017.
Bianca è una di quelle ragazze che non si dimenticano, e non solo per la bellezza: poche come lei hanno il dono della comunicazione pulita ed immediata, naturale e spontanea. Intelligente anche nella scelta del percorso di studi e formazione professionale (perché, com’è noto, in Italia non si può vivere di sola pallamano): Bianca a luglio si laureerà proprio in Comunicazione Pubblicitaria, allo IED di Milano. Ed ecco che, dopo questo importante traguardo, giunge il momento di confrontarsi con realtà diverse e stimolanti.

Italia – Montenegro
foto di Isabella Gandolfi

La proposta le viene dalla squadra polacca Pogon Szczecin, la stessa che avrà come coach Neven Hrupec: “alla loro chiamata non ho esitato – dice Bianca – conosco bene Neven, e ne ho grande stima. Poi il progetto che mi si prospetta è molto interessante: in Polonia, troverò un club ambizioso, che punta a vincere il proprio campionato nazionale”
Ti senti lusingata dal fatto che ti abbiano cercata? Cosa ti aspetti di trovare insito alla loro scelta?
“Si, mi ha fatto molto piacere – capisco dal tono della sua voce di aver colto nel segno – Ma non mi aspetto certo di giocare titolare! Vado all’estero consapevole del cambio di livello, notoriamente più alto. Le mie sono aspettative di crescita: affronto quest’avventura con la volontà di imparare il più possibile, migliorare il mio gioco ed anche il mio inglese”

Italia – Montenegro
foto di Isabella Gandolfi

Quale messaggio lasci alla tua Cassano?
“Semplicemente, arrivederci! A Cassano ho fatto un percorso bellissimo: lascio (temporaneamente) una Squadra vera… molte di loro sono mie compagne di gioco dalla tenera età della scuola media. I miei genitori mi hanno sostenuto moltissimo ed anche la squadra mi ha supportato in tutto. Devo tutto a queste due famiglie: quella naturale e quella sportiva”

Noi ci permettiamo di aggiungere che l’ambiente di crescita è importante, ma senza l’innato valore, la razionale capacità e la ferma determinazione, non si va molto lontano. Bianca ci riuscirà: ha tutte le prerogative per farlo.
Complimenti ed in bocca al lupo, alla nostra BdB nazionale.