Il Calcio con gli occhi di un bambino
Calcio, ah che bella parola!!!
Per un medico è l’elemento chimico numero 20 che aiuta a sviluppare gli arti.
Per un adulto una “lotta” tra 22 giocatori.
Per noi ragazzi il calcio è VITA!
Il calcio è un sogno: sin da piccolo aspettavo solo che arrivasse l’ora dell’allenamento, della partitella tra gli amici o dei giochi per la strada con un pallone… e ogni volta il pensiero correva al campione di turno. Nessuno deve farci smettere di sognare, di inseguire i nostri idoli, di cercare di emulare le loro tecniche e le loro mosse…
Noi ragazzi amiamo il calcio non solo perché è un momento di svago, che ci fa staccare dallo studio o da altre cose noiose, ma soprattutto perché forma la personalità, il carattere, in sostanza forma la persona. Il calcio è uno sport che va oltre i limiti di ognuno perché chiunque con impegno e dedizione può entrare nella sua storia e sognare di essere il più forte. Messi e Ibrahimovic, Ronaldo e Buffon, Totti e Maradona uomini con storie e strutture fisiche molto diverse che hanno scritto, e continuano a scrivere, alcune delle pagine più belle del calcio. Chiunque entrando nel rettangolo verde può sentirsi un’altra persona, attraverso un pallone, con sudore e sacrificio, può provare a riscattare gli sbagli commessi nella vita privata.
Il calcio vissuto come momento di svago e liberazione dai problemi personali.
Ma il calcio è passione: sostenere e tifare la squadra del cuore.
Se penso alla mia esperienza personale ricordo di essere rimasto sveglio spesso fino a notte inoltrata, piangendo per una sconfitta della mia squadra (questo fa capire quanto io ci tenga). Tifare una squadra poi aiuta a socializzare, parlando delle cose positive o negative con altri tifosi e scherzare con i “rivali” per una vittoria o una sconfitta. Ovviamente lo scherzo deve essere reciproco e divertente perché esagerare non va mai bene.
Il calcio è però competizione.
La competizione aiuta tutti a diventare migliori e sprona chiunque a impegnarsi facendo del proprio meglio. Nel calcio moderno mi viene da pensare a Neymar, lui vuole essere la star del Barcellona ma finché c’è Messi credo che quel posto spetti a lui, questa situazione aiuta però Neymar a migliorare. Insomma la competizione fa bene a tutti ma esagerare, per cercare di superare il proprio avversario diretto, non è mai buono, ricordo che l’esagerazione non ripaga.
Vi invito in chiusura a guardare il calcio con gli occhi di un bambino. Grazie per la lettura,mi auguro che sia stata di vostro gradimento.
Francesco Maria Ferraro