Smettere di giocare a calcio? Ma neanche per sogno! Lamberto Boranga, classe 1942, ieri è tornato a difendere i pali della Marottese, campionato di terza categoria marchigiana, dopo aver firmato il contratto nello scorso mese di marzo. Cresciuto tra le fila del Perugia, ha esordito in Serie A con la maglia della Fiorentina nel campionato 1966/67. Nella sua carriera Boranga ha indossato anche le maglie di Reggiana, Brescia, Cesena, Foligno e Parma, con il quale ha conquistato anche una promozione in Serie B nel 1978/79. Boranga gioca a calcio ma continua a portare avanti gli studi universitari, conseguendo ben due lauree, in Medicina e in Biologia. Non è al primo ritorno al calcio giocato: nel 1992, divenuto medico sociale di una società dilettantistica umbra, all’età di 50 anni fu costretto ad indossare maglia e guanti per il contemporaneo forfait di tutti i portieri della rosa. Già allora si mise in luce grazie ad un fisico ancora asciutto. Nel 2009, all’età di 66 anni, ritorna in campo con l’Ammeto, seconda categoria umbra. Dopo due anni firma un contratto con il Papiano, stessa categoria, con cui gioca per ben quattro stagioni. Nel periodo di lontananza dal calcio giocato, Boranga si tiene in forma, oltre che con una sana alimentazione, anche con la pratica dell’atletica leggera. Ma il richiamo del campo e dei pali è troppo forte e ieri, a quasi 76 anni, che compirà il prossimo 30 ottobre, ha fatto il nuovo esordio nella partita che la Marottese ha vinto per 3 a 1 contro il Villa Ciccolini. Davanti ad un folto pubblico, incuriosito dalla sua presenza, e davanti alle telecamere di alcune Tv nazionali, “l’esordiente” Boranga ha giocato fino al minuto 72, quando è stato costretto ad abbandonare il campo per un risentimento alla coscia, dopo uno scatto verso un avversario lanciato a rete. Un esempio di serietà e longevità da cui molti giovani di oggi dovrebbero prendere esempio.

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