CALCIO, SERIE A: APPROVATE NUOVE REGOLE PER IL PAREGGIO DI BILANCIO
Pareggio di bilancio obbligatorio dalla stagione calcistica 2018/2019. Dunque niente più conti in rosso per le squadre di Serie A. Infatti il Consiglio Federale della Figc ha approvato, nei giorni scorsi, il “Manuale applicativo del pareggio di bilancio” (comunicato n. 263/, che contiene le regole per il riequilibro dei conti delle società, valide ai fini dell’iscrizione al campionato di Serie A 2018/2019. Le società hanno tempo tre anni per riportare i conti in equilibrio secondo le regole definite.
Vediamo in sintesi alcuni punti del manuale.
Ricavi e costi. I ricavi da considerare sono i ricavi da gare, proventi da diritti televisivi, proventi da sponsorizzazioni e pubblicitari, ricavi da attività commerciali e royalties, altri ricavi operativi, ricavi/proventi/plusvalenze da gestione dei calciatori e proventi finanziari. I costi rilevanti, invece, sono i costi dell’attività sportiva e costi amministrativi, costi del personale e relativi oneri sociali, ammortamenti dei diritti pluriennali dei calciatori, costi/minusvalenze da gestione dei calciatori, interessi ed oneri finanziari, mentre sono da non considerare gli oneri finanziari riconducibili alla costruzione di immobilizzazioni materiali, costi per investimenti nell’impiantistica sportiva, costi per lo sviluppo sociale, costi sostenuti per il settore giovanile inclusivi dei costi per il calcio femminile, costi non riconducibili all’attività tipica.
Periodo di rilevazione. Il periodo di rilevazione comprende tre esercizi sociali: a) l’esercizio che si chiude nell’anno precedente a quello in cui ha inizio il Campionato di Serie A, b) l’esercizio che si chiude nel secondo anno precedente a quello in cui ha inizio il Campionato di Serie A, c) l’esercizio che si chiude nel terzo anno precedente a quello in cui ha inizio il Campionato di Serie A.
Risultato di bilancio. Il risultato di bilancio è costituito dalla differenza tra i ricavi rilevanti e i costi rilevanti e deve essere calcolato per ogni esercizio. In caso di ricavi superiori ai costi la società determinerà un surplus di bilancio. In caso contrario si avrà un deficit di bilancio che potrà essere coperto utilizzando il surplus, se presente, degli esercizi precedenti.
Deviazione accettabile. E’ consentita una deviazione dal pareggio di bilancio, pari al 25% della media triennale del Valore della Produzione. Qualora il deficit complessivo sia superiore alla deviazione accettabile, la differenza dovrà essere integralmente coperta:
a) da apporti di mezzi propri effettuati mediante aumento di capitale interamente sottoscritto e versato;
b) versamenti in conto futuro aumento di capitale;
c) finanziamenti postergati ed infruttiferi dei soci.
La palla, è il caso di dire, ora passa alle società che hanno poco più di due anni per mettersi in linea con quello che può essere definito un vero e proprio fair play finanziario.