Calvanico, paese che rinasce grazie allo sport e ad un ventenne
Che lo sport possa essere un veicolo sociale di straordinaria importanza non ci sono dubbi, del resto il nostro portale ha raccontato spesso storie da brividi che vedono come protagonisti persone semplici, che convivono con difficoltà di una certa serietà, ma che grazie ad una serie di attività riescono a ritrovare la forza per andare avanti. Pur con l’atavica carenza di infrastrutture e con la crisi economica che attanaglia da lustri la società moderna, esistono ancora realtà della provincia che riescono a risollevare un intero paese soprattutto grazie allo sport, il modo migliore per acuire il senso di appartenenza al territorio e per distogliere i più giovani da quelle tentazioni che rischiano di diventare alquanto pericolose. E’ forse la prima volta in Italia che è la popolazione a scegliere praticamente all’unanimità un ragazzo di appena 20 anni in rappresentanza dell’amministrazione comunale. Siamo a Calvanico, stiamo parlando di Antonio Barone e il suo merito è quello di aver restituito entusiasmo ad una città che stava man mano spegnendosi coinvolgendo l’intera cittadinanza e affidandosi ad una serie di collaboratori che, con esperienza e sacrifici economici, hanno presentato da poco un progetto a medio-lungo termine che riserverà innumerevoli sorprese. Antonio è anzitutto un laureando in scienze motorie e, dopo aver praticamente messo a nuovo un campo di calcetto abbandonato, ha creato una squadra di calcio per bambini e ragazzini al di sotto dei 14 anni fornendo tutte le attrezzature necessarie per gli allenamenti quotidiani. “Non mi interessa vincere le partite o veder fare grandi gol” ha detto Antonio Barone “quello che mi preme rimarcare è che lo sport è un’ancora di salvataggio per tante persone e che è bellissimo far sorridere i più piccoli insegnando loro che i sogni vanno coltivati e si possono sempre realizzare. A breve ci sarà una squadra di calcio interamente femminile, successivamente inaugureremo un club riservato ai tifosi di tutte le squadre campane affinché vengano abbattute tutte quelle barriere che, negli anni, purtroppo sono sfociate in episodi di violenza”. In pratica, dunque, un punto di ritrovo per i tifosi di Napoli, Salernitana, Avellino, Benevento e Casertana che potranno vedere le partite insieme in un clima di aggregazione, rispetto ed amicizia.
Un occhio di riguardo ci sarà anche per i cosiddetti “sport minori”, merito della professoressa Melisa Corvo che è un punto di riferimento per la comunità. Il marito, scomparso da poco, è stato per anni Sindaco di Calvanico e la popolazione ha inteso manifestare stima e riconoscenza indicandola come un fiore all’occhiello di un paese che, per crescere, non può prescindere dalla sua esperienza. E’ stata fondata l’associazione MAIA, acronimo che significa Meglio Avere Idee Alternative: così come fatto in passato presso vari bocciodromi salernitani, sarà organizzato a stretto giro di posta un torneo di carte e bocce, con ampio spazio anche alle arti marziali e alla danza che apriranno e chiuderanno qualsivoglia manifestazione a sfondo socio-culturale. “Presto ne saprete qualcosa in più” ha detto la professoressa Corvo “quel che è certo è che dobbiamo fare in modo che i giovani non lascino il nostro territorio e che trovino delle occupazioni quotidiane che li spingano a restare e ad innamorarsi di Calvanico”. I primi ad essere coinvolti saranno diversamente abili, anziani, donne, extracomunitari e stranieri, sempre in collaborazione con il Comune guidato dal Sindaco Gismondi. Nel frattempo ecco la “Scuola Calcio ASD Calvanico”, altro punto di riferimento per uno dei paesi più belli della provincia di Salerno e che con lo sport può fare un ulteriore salto di qualità.
Gaetano Ferraiuolo