Come avevamo ampiamente detto nei giorni scorsi, l’arrivo di Inzaghi sulla panchina granata era tutt’altro che scontato. Se è vero che l’ex attaccante del Piacenza aveva da tempo raggiunto l’accordo con la dirigenza su base biennale, è altrettanto vero che il suo destino era legato a filo doppio a quello di Bielsa, allenatore indicato da Lotito come sostituto di Pioli al termine di un’annata fallimentare per i colori biancocelesti. Oggi abbiamo assistito all’ennesima telenovela estiva: “El Loco” ha comunicato alla Lazio che non ha intenzione di muoversi dall’Argentina, l’avvocato Gentile conferma che i contratti sono stati regolarmente firmati e depositati, Inzaghi è stato convocato per il ritiro di Auronzo di Cadore, Mezzaroma ha convocato Fabiani a Villa San Sebastiano per un summit straordinario utile a delineare le strategie future. Sullo sfondo la rabbia della tifoseria granata, costernata per l’ennesimo autogol da parte di una società che non può e non deve legare il destino della Salernitana a quello della Lazio. Quali i possibili sostituti? Il primo nome è quello di Leonardo Menichini, caldeggiato da Mezzaroma e profondo conoscitore della piazza; un contatto telefonico è avvenuto nella tarda serata di ieri, con annesso chiarimento rispetto al rapporto che lo lega al direttore sportivo Fabiani. In alternativa spunta il nome di Alberto Bollini, altro elemento di fiducia del presidente Claudio Lotito reduce dall’annata positiva a Bergamo seppur da secondo. Siti nazionali e locali, inoltre, parlano dei vari Gautieri, Sannino, Gregucci, De Canio e Bisoli, quest’ultimo in leggero vantaggio rispetto alla concorrenza pur a caccia di un biennale a cifre importanti per la categoria. Il tempo stringe, l’obiettivo è quello di ufficializzare il nome del nuovo allenatore entro 24 ore: appuntamento alla prossima puntata.