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“Caro pallone, ti saluto…”: l’addio al calcio di Alessio Cuneo

Terminata la stagione agonistica, è tempo di arrivederci, di saluti ma anche di addii al calcio.
“Caro Pallone, mi apro come ho fatto poche volte in vita mia con il cuore in mano ed un nodo allo stomaco, tra mille emozioni contrastanti ti saluto e ti ringrazio per tutto ciò che mi hai permesso di vivere, il mio viaggio con te è stato una montagna russa di eventi ed un altalena di emozioni fortissime”. 
Si apre così il saluto social di Alessio Cuneo, talentuoso calciatore, classe 1988, che ha deciso di appendere le scarpette al chiodo dopo la vittoria del campionato di prima categoria e il ritorno in Promozione. Cresciuto nel settore giovanile del Genoa, ha giocato in serie D con le maglie di Imperia, Sanremese e Jesolo.
Per te sono caduto e poi mi sono rialzato, mi hai più volte ferito, mi hai illuso facendomi credere di poter diventare un professionista per poi rimettermi con piedi a terra”, prosegue la missiva social, “rivivrei ogni momento … perché la passione e l’amore che ho avuto per te sono state qualcosa di unico ed indescrivibile per chi non conosce cosa succede all’interno di quel rettangolo verde. Sei stato sport, educazione, amicizia e famiglia, mi hai insegnato il rispetto per il gruppo, la determinazione ed il duro lavoro per raggiungere l’obiettivo. Sei stato una delle emozioni più grandi che abbia mai provato, mi hai accompagnato per 30 anni come un fratello, mi hai fatto crescere, sono diventato grande insieme a te, troppo grande… a tal punto che le nostre strade devono per forza separarsi.
Saluto il calcio giocato e colgo l’occasione per salutare tutte le persone che mi hanno accompagnato in questo viaggio, allenatori, presidenti, dirigenti, magazzinieri, dottori e massaggiatori, avversari ma soprattutto compagni con cui ho condiviso emozioni travolgenti, compagni che poi sono diventati anche amici veri.
Ringrazio tantissimo tutte le persone che hanno creduto in me e mi scuso invece con tutte quelle con cui non mi sono comportato bene, riconosco di non aver gestito bene alcune situazioni e di aver commesso alcuni errori, che poi alla fine ho pagato sulla mia pelle.
Spero di lasciare un buon ricordo a chi mi ha vissuto ed essere stato un esempio per i più giovani ai quali consiglio soprattutto di non abbattersi alle prime difficoltà e di continuare a coltivare la passione e l’amore per questo sport, divertitevi, arrabbiatevi, emozionatevi ma date tutto di voi stessi perché non è facile convincersi, che come ogni cosa nella vita, anche il calcio ha un inizio ed una fine.
AC10
…. E poi dicono che è solo un gioco…..”

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