La Cavese disputera’ la prossima gara interna del 7 febbraio contro il Noto a porte chiuse. E’ questa la decisione del giudice sportivo dopo che Domenica scorsa, nella trasferta di Reggio Calabria, alcuni tifosi metelliani avevano lanciato due petardi ed un fumogeno nel rettangolo di gioco. Purtoppo si tratta di episodi non nuovi, gia’ capitati altre volte nel corso della stagione, tant’e’ che il “Simonetta Lamberti” era gia’ diffidato e dunque era prevedibile una decisione in tal senso da parte dell’organo di giustizia sportiva.
E pensare che proprio la settimana scorsa la societa’ aquilotta aveva avviato una sorta di campagna mediatica di sensibilizzazione contro l’utilizzo improprio di petardi e fumogeni al fine di evitare sanzioni disciplinari. Dopo il verdetto, durissima reazione del presidente, che ha indetto nel pomeriggio una conferenza stampa presieduta anche dal primo cittadino di Cava de’ Tirreni, Vincenzo Servalli. Il patron Campitiello, pur riconoscendo l’affetto ed il calore del popolo biancoblu, ha dichiarato molto apertamente che la Societa’ non tollerera’ piu’ episodi antisportivi da parte della tifoseria e che il progetto Cavese potrebbe subire dei ridimensionamenti se non vi dovesse essere un comportamento piu’ maturo dei supporters bleufonce’.
Di seguito lo stralcio della decisione del giudice sportivo nel comunicato ufficiale n.95 della LND:
“UNA GARA DA DISPUTARE A PORTE CHIUSE: CAVESE 1919 Per avere propri sostenitori in campo avverso, acceso un fumogeno nel settore ad essi riservato e lanciato due petardi ed un fumogeno sul terreno di gioco. Sanzione così determinata in considerazione della idoneità del materiale pirotecnico impiegato a cagionare danni alla integrità fisica dei presenti, nonché della recidiva specifica reiterata per i fatti di cui ai C.U. 53, 74,83, 89 e della diffida di cui al C.U. nº 92. ( R A – R CdC )”