Club Fatima 2017: quando lo sport è sinonimo di solidarietà…
Si è tenuta ieri sera la cerimonia di inaugurazione del torneo di calcetto che si terrà in questi giorni presso i campetti della Chiesa Madonna di 8. Un evento, organizzato dal club Fatima 2017, nella persona del presidente Gianluca Rispoli, con la collaborazione di tutto il consiglio direttivo e il patrocinio del gruppo “Svapo city & Svapo city 2”, che intende essere un connubio tra divertimento, aggregazione, sport, amore per la Salernitana e solidarietà alla luce della nobile causa che si cela dietro l’aspetto sportivo, usato come importante veicolo sociale. Per l’occasione era, infatti, presente l’associazione “Smaisoli onlus”, a cui verrà devoluto tutto il ricavato per aiutare bambini che versano in gravissime condizioni di salute.
Ne abbiamo parlato approfonditamente con Gianluca Francese: “Voglio ringraziare il club Fatima per avere coinvolto la nostra associazione in questo torneo benefico. Il ricavato ci permetterà di aiutare bambini affetti da SMA. Siamo fautori del progetto “Take a Care” mediante il quale, attraverso aiuti economici. interveniamo nel caso in cui uno dei genitori dei ragazzi malati muore. Iniziative come questa rappresentano un segno tangibile del grande cuore del tifo salernitano, sempre particolarmente attento al sociale. Voglio ricordare le iniziative di beneficenza condotte, infatti, anche dal club Mai Sola, dal CCSC e dalla Salernitana Stessa. Quando fai del bene per gli altri, non ci pensi, ma lo fai in maniera disinteressata e spontanea, senza aspettarsi alcun tornaconto, di qualsivoglia natura. La più bella soddisfazione è rendere felice qualcuno. Sulla Salernitana, invece, dico che bisogna attendere le mosse future in sede di campagna rafforzamento: l’auspicio sarebbe presentarsi in ritiro con una formazione completa in larga parte”.
Ha fatto eco alle parole di Francese, Pasquale, padre di Christian: “C’è enorme soddisfazione nel vedere tante persone partecipare a questa causa. Il nostro obiettivo è aiutare famiglie in difficoltà, specie attraverso il nuovo progetto di cui ha parlato Gianluca. Ci è capitato già di essere di sollieva ad una donna rimasta vedova con tre figli, di cui uno affetto da SMA. Contiamo di continuare ad essere un punto di riferimento sociale per Salerno e Provincia”.
Presente alla cerimonia Salvatore Avallone in rappresentanza della Salernitana, così come Salvatore Russo, reduce dall’esperienza di allenatore in seconda di Martusciello ad Empoli ed ex calciatore granata, nonché originario del quartiere Pastena: “E’ sempre un’emozione particolare tornare nel mio quartiere d’origine, quello a cui sono legati i ricordi della tua infanzia e nel quale vivono molti tuoi amici. I ragazzi sono stati bravi a ricreare un entusiasmo che era venuto a mancare negli ultimi anni. Per me è stato un onore giocare nella Salernitana: era il sogno che coltivavo sin da ragazzino. Vincere un campionato è stato gratificante. Personalmente ritengo che si debba avere fiducia nell’operato della società e della dirigenza. Dopo anni di peripezie, finalmente si ha una certa solidità economica. Ogni anno si dice che la B può essere una sorte di A2, ma ci tengo a rammentare che lo scorso anno due neopromosse hanno centrato la promozione. Sono convinto che la Salernitana disporrà di una rosa competitiva, bisogna essere fiduciosi”.