Coda e Improta condannano l’Avellino. Il derby è Granata
Due fazioni, due colori e tanti sfottò; il mix giusto per quello che è stato il derby Campano della 41esima giornata del campionato di Serie B. L’Avellino in cerca di punti salvezza, la Salernitana alla ricerca del riscatto di un 3-2, subito al Partenio, che gridava ancora vendetta. Insomma una partita che non aveva bisogno di ulteriori motivazioni e che la squadra di Mister Bollini ha saputo far sua fin dal primo minuto. La Salernitana, infatti, si impone sul piano fisico e su quello del gioco anche se resta inconcludente nei primi 45′; le occasioni da goal sono quasi tutte sui piedi di un Rosina troppo impreciso, servito “ad hoc” dalla propositiva coppia Zito – Sprocati.
Le emozioni sono, quindi, tutte riservate alla seconda frazione. L’Avellino sembra rientrare in campo con una maggiore caparbietà ma il tutto si racchiude in un’unica occasione sulla testa di Castaldo a cui Gomis dice di no. E’ infatti la Salernitana a riprendere in mano le redini del gioco e al 21′ la sblocca lui, neanche a dirlo, un certo Massimo Coda. Il bomber fulmina Radunovic con un diagonale da applausi e raggiunge quota 15 goal in questa stagione. A questo punto calano i ritmi e si alzano le tensioni, sono diversi gli scontri e i “faccia a faccia” che il signor Pinzani di Empoli si ritrova a sanzionare. Bollini inserisce forze fresche: dentro prima Improta e Ronaldo e infine Bittante al posto di Minala, Rosina e Zito al quale l’Arechi regala una prolungata standing ovation.
La partita si chiude definitivamente al 44′, una ripartenza granata affidata ai piedi di Coda si trasforma in oro, il numero 9 prima sfida la difesa irpina poi serve Improta, che da due passi non può sbagliare. L’Arechi impazzisce e festeggia così con una vittoria l’ultima sfida tra le mure amiche, che a dire il vero vale molto di più dei tre punti in palio. Punti che invece pesano al club biancoverde, che considerando la classifica attuale si ritroverebbe a giocare gli spareggi playout.