COMPRA UNA PAGINA DI UN GIORNALE LOCALE PER DARE L’ADDIO AL CALCIO
“Solo oggi mi rendo conto di quanto sia difficile dire addio al calcio giocato, di quanto questo pallone di cuoio è stato importante nella mia vita”. Inizia così la lettera scritta da Giuseppe Pirrotta, calciatore vimercatese che all’età di 33 anni ha deciso di appendere le scarpette al chiodo e di annunciare il suo ritiro dalle scene acquistando uno spazio sul “Giornale di Vimercate”. E’ una lettera molto intensa, con la quale Giuseppe vuole trasferire in parole le emozioni che ha vissuto durante i 26 anni di carriera. “Un 9 vecchio stampo, un ariete d’area di rigore”, come si definisce lui stesso, di un calcio trascorso sui campi di periferia della Brianza. Un calcio fatto di passione, di rapporti umani autentici, poco denaro e tante botte prese.
La Redazione del Bello dello Sport, sempre attenta a raccontare queste storie, ha contattato telefonicamente Giuseppe Pirrotta che ha rilasciato queste dichiarazioni. “L’idea di pubblicare la lettera sul giornale è nata dalla passione e da quello che ho ricevuto in tanti anni di attività. Ho frequentato tanti ambienti e ho conosciuto tante persone da cui ho avuto tanto. E per questo ho ritenuto giusto ricambiare con questa lettera pubblica. Con la speranza di trasmettere ai più giovani un messaggio positivo”.
Ha iniziato a giocare all’età di 6 anni e mezzo con la Buraghese, arrivando ad esordire in Promozione all’età di 17 anni con il Cavenago. Ha girovagato in diverse squadre della provincia, tra cui la Fonas, Ausonia, Fc Vimercate, Audace Osnago, solo per citarne alcune. A 18 anni il primo serio infortunio: una fastidiosa ernia al disco, che lo ha costretto a fermarsi per un paio di anni. “A quell’età nessuno ti opera. Ho fatto tanta palestra e man mano il mio corpo si è abituato al dolore. Sono ripartito giocando a 5, ho fatto qualche campionato di CSI e poi ho ripreso a giocare dalla terza categoria”. In carriera ha realizzato tanti gol, molti decisivi. “Non dimenticherò mai la sensazione di quando la palla entra in quella maledetta rete, le emozioni correlate non sono spiegabili e ogni volta diverse”, sottolinea Giuseppe nella sua missiva. Il calcio è stato il suo mondo per più di un quarto di secolo. Fino a due domeniche fa quando, d’accordo con l’attuale società (la Fonas) ha comunicato la decisione, giustificata anche da impegni lavorativi e di famiglia.
“Ho interrotto perchè lavoro ad Osio Sotto, in provincia di Bergamo, e torno a casa tardi. Tra l’altro tra due settimane mi sposo con la mia ragazza, Federica. Avendo intenzione di progettare una famiglia non riesco più a conciliare con le esigenze di una squadra di calcio, con gli orari degli allenamenti, la preparazione estiva. Insomma ora è finita una bellissima pagina della mia vita, in cui ho ricevuto e spero di aver dato tanto, e se ne apre un’altra, sicuramente altrettanto intensa ed emozionante”.
Leggendo la sua lettera siamo convinti che Giuseppe Pirrotta presto tornerà su un campo di calcio, magari seduto su una panchina: “Non vedo l’ora di essere giudicato da Mister e non da bomber di terza categoria, ah appunto…”.
Ecco la lettera pubblicata sul Giornale di Vimercate
Foto di Giuseppe Pirrotta