Cristiano Ronaldo, un campione senza tatuaggi per donare sangue e midollo osseo
Può essere vero: per uno che ha un conto in banca con molte cifre, prima della virgola, fare beneficenza e regalare qualche soldo a chi ne ha bisogno non costa di certo fatica. Donare agli altri il sangue o il midollo osseo, invece, prescinde dalla propria condizione economica: ed in questo Cristiano Ronaldo, da pochi giorni passato dal Real Madrid alla Juventus, può essere definito un campione anche nella vita. Oltre a tantissime iniziative che lo vedono come benefattore, dal 2015 CR7 è ambasciatore della campagna sulla donazione di sangue #BeThe1Donor e già dall’estate del 2014 è iniziata a circolare la voce che periodicamente il portoghese donasse il suo sangue. Questa notizia è stata sollevata in relazione alla mancanza di tatuaggi sul suo corpo. La ragione è presto detta: chi ha tatuaggi non può donare il sangue se non sono passati almeno 3/4 mesi dall’ultimo tattoo per evitare il rischio di infezioni. CR7, da diversi anni, è anche iscritto nel registro come donatore di cellule staminali del sangue. Per i bambini e gli adulti affetti da una malattia ematica come la leucemia, una donazione di cellule staminali del sangue è spesso l’unica possibilità di guarigione. Un’esperienza che il campione portoghese ha vissuto da vicino: il 2011 scopre che il figlio del suo ex compagno di Nazionale, Carlos Martins, si era ammalato di leucemia ed aveva bisogno di un trapianto di midollo osseo. Per guarire, il bambino aveva bisogno di una donazione di cellule staminali del sangue. Ciò ha spinto il calciatore a diventare donatore anche di midollo. “Non voglio neanche lontanamente immaginare cosa accadrebbe se un membro della mia famiglia o io stesso fossimo colpiti da una simile malattia. Molte persone credono che sia difficile guarire da questa malattia, eppure per un donatore non è un gesto impegnativo e soprattutto non è doloroso. Dobbiamo aiutare gli altri e non stare a guardare senza intervenire”, così viene citato il calciatore in un articolo del 2012 su «Die Welt». I motivi che spingono una persona a donare agli altri il sangue o a registrarsi come donatore di cellule staminali sono molto diverse. Per chi riceve, invece, conta solo una cosa: che chiunque ha la possibilità, lo faccia!
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