Paolo Cacace è l’allenatore di una squadra che sta dando lustro alla città di Salerno grazie alle sue gesta in ambito sportivo: il CS Pastena Volley. Lo abbiamo intervistato telefonicamente per parlare della promozione conseguita con due turni d’anticipo rispetto alla conclusione del torneo di serie D pallavolo feminile, ma non solo.

Diciotto vittorie in altrettante gare disputate: un risultato strabiliante, no?

“Lo definirei tale se riuscissimo a coronare il nostro intero percorso, costruito dallo scorso giugno, mantenendo l’imbattibilità per tutto l’arco del campionato. Ci aspettano ancora due gare, di cui una contro un avversario ostico, che venderà cara la pelle nella speranza di centrare un successo utile a posizionarsi in zona playoff. Mi piacerebbe tanto se riuscissimo a chiudere il torneo con sole vittorie conseguite: negli ultimi 3-4 anni, le compagini che hanno centrato il salto di categoria dalla D alla C hanno mediamente incassato almeno una sconfitta. Scriveremmo il nostro nome negli almanacchi della pallavolo locale”.

Qual è il segreto che si cela dietro il vostro successo?

“La forza del gruppo, indubbiamente. Abbiamo lavorato duramente per fortificarci settimana dopo settimana, raggiungendo una compattezza che, alla lunga, ha rappresentato quel quid in più per centrare un obiettivo inimmaginabile ai nastri di partenza del torneo”.

Siete, dunque, andati oltre le vostre più rosee aspettative?
“Senz’altro. Ci eravamo prefissi l’obiettivo, in sede di programmazione della stagione sportiva con la società, di centrare la promozione nell’arco di due anni. Questo doveva essere, nelle idee della vigilia, un campionato di transizione, volto a favorire la crescita tecnica delle ragazze, nonché la loro autostima. Se mi avessero detto che saremmo stati in grado di andare in C con due gare d’anticipo, ci avrei messo la firma. L’appetito è venuto mangiando in quanto le atlete hanno risposto egregiamente alle mie indicazioni, dimostrandomi di nutrire grossa fiducia nei miei riguardi”.

Quali sono stati i tasselli fondamentali del vostro organico?
“Non mi va di fare nomi nello specifico: siamo una grande famiglia, contraddistinta da ragazze molto giovani (solo una è over 30). Ritengo che i meriti del successo siano da ascrivere a tutte indistintamente. Inoltre, non riesco a quantificare quanto sia stato importante il mio lavoro perché ritengo che le ragazze siano le protagoniste”.

Che tecnico è Paolo Cacace?

“Uso più la carota del bastone. Amo dialogare, ragionare con le atlete, studiando la migliore soluzione per risolvere un qualsivoglia problema. Non sono un mister che prova ad imporsi con urla. Credo di essere riuscito ad inculcare abbastanza bene il mio credo nella mente delle atlete: la pallavolo è uno sport ‘situazionale’, laddove le variazioni subitanee che si verificano nel corso delle gare possono influenzare l’esito delle sfide. Il mio lavoro è stato, pertanto, volto a far sì che le ragazze sapessero trovare le giuste contromisure a gara in corso, in caso di eventi a loro sfavorevoli”.

Questa promozione in C rappresenta il momento più alto della sua carriera da quando allena?

“Sì, è il primo successo di un certo spessore dopo alcune esperienze di tornei di C disputati su discreti livelli dalle compagini che ho allenato”.

Quali obiettivi ha il CS Pastena Volley per il futuro?

“Intendiamo proseguire sulla strada intrapresa, promuovendo anche la crescita del settore giovanile, nella speranza che gli elementi più interessanti possano giocare in prima squadra. L’anno prossimo giocheremo con l’obiettivo di mantenere la categoria. Ringrazio la società per la fiducia datami e le ragazze per avermi mostrato piena dedizione nel corso dell’anno”.