DAL MASSACHUSETTS UN’AFFILIAZIONE A STELLE E STRISCE ALLA SALERNITANA: LA STORIA DI CIRO VIVIANO
E’ notizia di questi giorni che una squadra giovanile di Springfield, nel Massachusetts (Stati Uniti), a breve potrà utilizzare il nome e il logo della Salernitana sulle proprie divise sociali. Stiamo parlando della VSA United Soccer Club, di cui è Presidente Ciro Viviano, un salernitano della zona Carmine emigrato circa 40 anni fa che, con orgoglio e soddisfazione, racconta tutta la sua felicità per questo traguardo. Il Bello dello Sport ha raggiunto telefonicamente Viviano che ci racconta anche la sua storia e l’amore per Salerno, città nella quale vorrebbe ritornare a vivere.
“Mi trovo qui in America per una decisione più o meno economica ed anche perchè non potendo giocare più a calcio in Italia decisi di venire qui per curarmi in seguito ad un infortunio al ginocchio. Ai quei tempi l’operazione al menisco, interno ed esterno, era un pò complicata perchè bisognava aprire tutto il ginocchio. Quando sono arrivato qui in America non è stato facile. Dopo circa otto/nove anni che ero qui ho conosciuto una persona che ha creduto in me e che mi ha consentito di lavorare con i giovani. Da quel momento ad oggi sono passati tanti anni ed ho cercato di continuare su quella strada, coltivando la passione per il calcio”.
Da giovane Viviano ha giocato in squadre locali a Salerno, ma il suo sogno era giocare con la Salernitana. “A Salerno giocavo nell’Audax Centrale del Latte, una squadra di seconda categoria, con la quale vinsi il campionato ed andammo in prima categoria. Poi fui acquistato dalla Pro Salerno, allora guidata dal dottore Fiore, dai vari Donnarumma e Rescigno. Era una bella squadra con tanti giocatori di belle speranze. Quando arrivai alla Pro Salerno non ero ancora maggiorenne. All’epoca il mio desiderio era di giocare nella Salernitana, invece non è mai successo. Ho avuto solo l’onore di giocare il derby contro i granata in un trofeo Beretti: ricordo che giocammo al Rinaldo Settembrino di Fratte, perdevamo uno a zero poi riuscimmo a vincere due a uno. Alla Pro Salerno giocai dal 1972 e per diversi anni. Poi fui prelevato dal Nola ma praticamente non ho mai giocato con questa squadra per l’incidente di cui fui vittima”.
Prima di essere attuale manager della VSA United, Viviano ha fatto tanti anni di sacrifici, anche lontano dalla propria famiglia. “Negli Stati Uniti ho fatto tanta la gavetta, iniziando a portare gli attrezzi e i dischetti per fare gli allenamenti. Ho avuto la possibilità di conseguire tutti i patentini, fino ad arrivare all’ultima abilitazione possibile qui in America. Poi, pian piano, ho fatto varie esperienze e mi hanno dato fiducia, come assistente di allenatori e, nel giro di pochi anni, mi hanno affidato una squadra di ragazzine di 12/13 anni. Poi, due anni dopo, mi hanno nominato direttore tecnico di una squadra, in cui dirigevo tutte le squadre del settore giovanile. Con il tempo poi sono arrivato fino alle nazionali giovanili. Come dicevo ho fatto tanta gavetta e sono stato sempre in giro lontano dalla famiglia. Mi sono sempre divertito, facendo anche delle ricerche e partecipando a dei simposium, una specie di convegni come attività di aggiornamento, a cui partecipano i più bravi allenatori. Questa attività mi ha permesso di acquisire la mentalità americana anche se ho cercato di mantenere le mie idee e l’impostazione che mi portavo dall’Italia”.
Viviano cerca di trasmettere ai giovani i valori determinanti per la crescita e il successo nella vita e nello sport, cioè il rispetto per gli altri, la voglia di migliorarsi giorno dopo giorno, il senso di responsabilità per assicurare il successo globale della squadra. Il suo Staff tecnico, di cui è particolarmente orgoglioso, sta portando avanti questo programma di lavoro, con dedizione e serietà. All’interno del suo Club ha introdotto anche un Codice di condotta per la famiglia e i giocatori, una sorta di decalogo di regole e di norme di comportamento da seguire che consente a migliorare l’esperienza dei giovani alla VSA United. “Sono sempre stato del parere e lo sono anche oggi che è necessario lavorare sulla tecnica, curare bene la tecnica soprattutto nei bambini. Nel nostro club abbiamo l’Accademy, dedicata allo sviluppo delle competenze tecniche dei giovanissimi, dai 6 agli 8/9 anni. Lavoriamo molto sul passaggio, su chi riceve la palla, sul tiro, sul controllo, sull’uno contro uno o due contro due. Io sono uno dei pochi qui in America che lavora sulla tecnica a livello giovanile. Qui ci sono allenatori che parlano di tattica con ragazzini di 10/11 anni ed io mi scandalizzo perchè a quell’età i ragazzini non capiscono cos’è la tattica, loro vogliono giocare a pallone, avere la palla vicino al piede. Mi chiedo: perchè negare ad un bambino la gioia di avere un pallone vicino al piede? Io continuo a ripeterlo ai genitori: lasciateli lavorare! Il genitore, dagli spalti urla:”Passa il pallone!!”, io invece dico “No, porta il pallone!”. Se poi lo perdi torni indietro e lo vai a riconquistare”.
Viviano ci racconta com’è nata l’idea di affiliarsi alla Salernitana, i ringraziamenti a Rosa Punzo, presidentessa del club Popolo Sportivo ed editrice della trasmissione sportiva Fattore campo, e a Sasà Avallone, team manager della Salernitana. “Io sono un grande tifoso della Salernitana. Prima di venire in Italia ho parlato con Rosa Punzo, a cui va tutta la mia gratitudine, che mi aveva promesso che mi avrebbe messo in contatto con Sasà Avallone, team manager della Salernitana. Dico la verità: all’inizio non ci credevo tanto, poi sono stato in Italia ospite della sua trasmissione Fattore Campo, lì ho conosciuto Sasà che mi ha regalato la maglia e mi ha fatto la promessa per questa affiliazione. La cosa si è concretizzata un pò di giorni fa ed io sono estremamente felice. Quindi da ottore 2017 i colori del nostro club cambieranno: si passerà dal nero al granata con il cavalluccio marino come simbolo della squadra. Tutto lo staff del mio club è euforico ed emozionato per questa possibilità”.
Non poteva mancare un pensiero nostalgico alla sua Salerno. “Grazie ai social e agli amici sono sempre aggiornato su cosa accade a Salerno. La città mi manca tantissimo. Onestamente dopo quasi quarant’anni di vita vissuta in America sono un pò stanco e mi piacerebbe ritornare a Salerno per poter gioire, vivere le tante amicizie che ho. Mi piacerebbe tornare a Salerno con la speranza di poter allenare nel settore giovanile della Salernitana”. E noi gli auguriamo che anche questo sogno si possa realizzare.
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It’s news these days that a youth team in Springfield, Massachusetts (United States), short will use the name and Salernitana logo on his social uniforms. We’re talking about VSA United Soccer Club, of which he is President Ciro Viviano, one of the Carmine Salerno emigrated area about 40 years ago that, with pride and satisfaction, she tells all her happiness for this goal. The Fair Sports has reached by telephone Viviano also tells us his story and love for Salerno, the city in which would like to return to live.
“I am here in America for a decision more or less economical and also because not being able to play more soccer in Italy decided to come here to treat myself after a knee injury. In those days the operation to the meniscus, interior and exterior , was a bit complicated because you had to open all the knee. When I came here in America was not easy. I met a person who believed in me and allowed me After about eight / nine years that I was here to work with young people. from then to now many years have passed and I have tried to continue on that road, cultivating the passion for football“.
As a young Viviano played in local teams in Salerno, but his dream was to play with Salernitana. “In Salerno I played nell’Audax Centrale del Latte, a team of second category, with which I won the championship and went into the first category. Then I was bought by Pro Salerno, then led by the Flower doctor from various Donnarumma and Rescigno. It was a good team with many hopeful players. When I got to the Pro Salerno was not yet of age. at that time my desire was to play in the Salernitana, but it never happened. I just had the honor to play in the derby against grenade Caps in a trophy: I remember that we played at Rinaldo Aster Fratte, we lost one to zero then managed to win two to one. at Pro Salerno played it since 1972 and for several years. then I was taken from Nola but practically I’ve never played with this team to the incident of which I was a victim”.
Before being current VSA United manager, Viviano has made so many years of sacrifice, even far from the family. “In the United States I have done so through the ranks, starting to bring the tools and diskettes to do workouts. I have had the opportunity to achieve all patentini, until the last possible qualification here in America. Then, slowly, I made various experiences and gave me confidence, as assistant coaches and, in a few years, I have entrusted a team of young girls of 12/13 years. Then, two years later, I have appointed technical director of a team, which I directed all the youth teams. by the time I arrived until then the national youth. As I said I did a training period and I was always wandering away from family. I’ve always enjoyed it, even doing the research and taking part in the symposium , a kind of conferences such as updating activities, attended by the most good coaches. This activity has allowed me to acquire the American mentality even though I tried to keep my ideas and the setting that I carried from Italy”.
Viviano tries to convey to young people the values important to growth and success in life and in sports, that is, respect for others, the desire to improve day by day, the sense of responsibility to ensure the overall success of the team. Its technical staff, of which he is particularly proud, is carrying out this work program, with dedication and seriousness. Within its Club also he introduced a Code of Conduct for the family and the players, a kind of handbook of rules and rules of conduct to follow which allows to improve the experience of young people in VSA United. “I’ve always been of the opinion and so are today that you need to work on technique, especially treating well the technique in children. In our club we have the Academy, dedicated to the development of technical skills of young people, ages 6 to 8/9 years . we work a lot on the passage, on who receives the ball, the shot on the control, on one against one or two against two. I am one of the few here in America working on at the youth level technique. here are coaches who speak tactics with boys 10/11 years and I shocked because at that age the children do not understand what the tactic, they want to play football, get the ball close to the foot. I wonder: why deny a child the joy of having a ball near the foot? I keep repeating to parents: let them work! the parent, stands by screaming: “Pass the ball !!”, but I say “No, carrying the ball!”. and if you lose it turn back and go to regain”.
Viviano tells us how the idea of affiliation to Salernitana, thanks to Rosa Punzo, President of the People’s Sports Club and editor of the sports media Factor field, and Sasa Avallone, team manager of Salernitana. “I’m a big fan of Salernitana. Before coming to Italy I talked to Rosa Punzo, which goes all my gratitude, he promised me that he would put in touch with Sasa Avallone, team manager of Salernitana. I say the truth at the beginning I did not believe so, then I was in Italy visiting its transmission factor Campo, where I met Sasa gave me the shirt and made me promise for this affiliation. the thing was realized some days ago and I am extremely happy. So from 2017 ottore the colors of our club will change: it will go from black to maroon with the seahorse as a symbol of the team. All the staff of my club is elated and excited for this opportunity”.
He could not miss a nostalgic thought to its Salerno. “Thanks to social and friends are always updated on what happens in Salerno. The city I miss so much. Honestly after nearly forty years of life lived in America are a little tired and would love to return to Salerno in order to enjoy, to live many friendships I have. I would go back to Salerno with the hope of being able to train in the Salernitana youth sector “. And we hope that this dream can be realized.
Fonte Foto: profilo FB di Ciro Viviano