Delfio Calabrese, camionista-bomber da 700 gol: la storia
“A 14 anni l’Atletico Catania mi voleva a tutti i costi. Ho avuto la possibilità di andare in serie C, ma gravi problemi familiari mi hanno costretto a rientrare a casa. Non ho bei ricordi della mia infanzia, ne ho passate tante, mio papà non mi è mai stato vicino, mi è mancata la sua figura e ho sofferto parecchio. A 12 anni ho dovuto iniziare a lavorare come muratore, nel frattempo giocavo a calcio, ma le problematiche della mia famiglia mi hanno letteralmente travolto. E ho deciso di mollare”.
A raccontare la storia di Delfio Calabrese è l’edizione di ieri del quotidiano La Repubblica, che si sofferma sul 43enne calciatore-camionista, giunto alla sua 25a stagione in carriera.
Attualmente gioca in prima categoria con la maglia del San Fratello e in questo campionato ha già segnato 26 gol.
La situazione familiare lo porta a maturare prima del tempo, essendo anche il più grande di tre fratelli: “Ho fatto il muratore fino all’età di 18 anni”, racconta, “e dopo aver preso la patente ho iniziato a fare il camionista, lavoro che faccio ancora oggi con grande orgoglio, onestà e dignità. Gli stessi valori che insegno ai miei figli. Avevo bisogno del calcio e di una valvola di sfogo che non mi facesse pensare ai problemi della mia famiglia”.
In carriera ha giocato circa 900 partite, segnando oltre 700 gol, tra Eccellenza, Promozione e Prima Categoria con le maglie di Sant’Agata, Tiger Brolo, Torrenovese, Castelbuono, Cefalù e San Fratello, ma non nasconde qualche rimpianto: “Forse se da bambino avessi avuto meno problemi e un’altra situazione familiare avrei potuto fare un’altra carriera, ma sono contento così. Mi diverto ancora oggi come un ragazzino e cerco di essere un esempio per i miei compagni più giovani dentro e fuori dal campo”.
Foto Asd San Fratello