Dragan Rajic: “Il vero leader di Oderzo è mister Andreasić”
L’ultima gare del girone di andata della serie A femminile presenta una sfida intrigante a dir poco.
Oderzo contro Salerno, il nuovo che avanza conto la storia della pallamano al femminile. Due realtà opposte ma che daranno vita ad una gara interessante ed avvincente.
In queste gare i protagonisti dovranno essere anche i coach che dovranno preparare nei dettagli la partita.
Ecco cosa pensa coach Dragan Rajic, nuovo allenatore della Jomi Salerno, di questa sfida: “giocano due squadre posizionate nei primi tre posti della graduatoria e queste squadre sono divise da un punto solo. Mi aspetto una partita dura che, a mio avviso decideranno i portieri”.
Queste partite si preparano nei minimi dettagli: “abbiamo studiato bene le avversarie e anche le ragazze si conoscono benissimo cosi che, posso affermare, che le sorprese sono escluse. Deciderà, le sorti della gara, oltre i portieri, altre componenti come l’ispirazione e la lucidità in campo”.
Analizziamo i punti forti della squadra di Oderzo: “Duran e Romeo (leggi intervista) sono brave ma anche la nostra difesa non e male. Ci sono anche altre atlete avversarie che stano disputando un campionato buonissimo. In fin dei conti loro hanno perso solo una partita vincendo tranquillamente tutte le altre”.
Ma il vero leader dell’Oderzo, anche secondo coach Dragan è: “io penso che il loro leader sia mister Andreasić. mio amico che, col suo stile e il suo modo di guidare la squadra ha trovato sintonia con le giocatrici che stanno migliorando sempre di più. Quanto sono migliorate? Sabato si vedrà”.
E la Jomi?
“Noi stiamo cercando di conoscerci bene e, pur andando bene in campionato, abbiamo troppi alti e bassi durante le partite. Il mio cruccio è cercare di scoprire come diminuire questi momenti”.
Ma una spiegazione l’ha già trovata: “sicuro è anche la differenza di età delle nostre giocatrici che ci aiutano in allenamento e in panchina. Il divario tra questi due gruppi è enorme sia nella mentalità sia, appunto, nell’età anagrafica. Manca una generazione in mezzo. Però questo lo sapevo prima che iniziasse il campionato. Stiamo lavorando molto per avvicinare la qualità e la mentalità dei giovani a quella delle esperte”.
Infine, una proiezione alla sfida di Super Coppa: “Chi vincerà la Super Coppa? Molto dipenderà dalla partita di campionato. Sia mentalmente e sia tatticamente potrebbe far spostare i valori. Però abbiamo sempre 14 giorni per preparare questa interessante sfida. Poi si sa che le gare secche sono sono sempre una lotteria. Di sicuro, però, noi contiamo molto sulla presenza dei nostri tifosi che non ci hanno deluso mai e che saranno sicuro, di nuovo, il nostro ottavo giocatore”.