Elena D’Este: “Il FootGolf? Amore a prima vista”
“Ho visto delle foto su Facebook di un’amica che giocava con me molti anni fa a calcio a 11. Mi è bastata una foto!”
E’ Elena D’Este, una delle pioniere del FootGolf (leggi articolo) , sport che mette insieme la bellezza del calcio e la serenità di una partita a golf.
“Ho fatto una ricerca su google, continua Elena. Ho trovato una squadra di Roma, la Roma FootGolf. Li ho contattati e dopo due giorni sono andata a fare una prova”.
Amore a prima vista: “Mi sono innamorata subito. Spazi aperti, aria buona e meno stress rispetto al calcio o al futsal”.
Però il vecchio amore non si può lasciare senza un briciolo di rimpianto: “Il calcio a 11 mi ha insegnato molto nella vita. Poi mi sono trasferita a Roma e lavorando tutte le domeniche e, non potendo giocare, con una certa continuità ho mollato un pò. Aggiungo che, poi, mi sono stancata dell’ambiente”.
Ma il FootGolf regala, fin da subito, grosse emozioni e grandi soddisfazioni ad Elena D’Este: “Ho iniziato dopo un paio di mesi dalla prima prova nel campionato Interregionale centro sud organizzato Dall’AIFG (Associazione italiana FootGolf (leggi articolo)- ndr – ). Indimenticabile la tensione prima della gara. Sono arrivata seconda. Una bella soddisfazione all’esordio”.
Non trascorre molto che la nostra Elena riesce a sorprendere ancora?
“Ad un anno di distanza ho subito vinto il titolo interregionali. Ora sono a 5 consecutivi”.
In Italia lo sport ha un buon numero di seguaci e per Elena non è semplice essere sempre tra le prime, ma: “Lo scorso anno, con la mia nuova squadra, la Ss Lazio FootGolf, sono diventata vice campionessa italiana e nel 2018 ho partecipato al campionato del Mondo a Marrakech, in Marocco”.
Non potendo partecipare a tante competizioni di livello Elena si è classificata, solo, si fa per dire, 26esima.
“Ho trovato difficile competere a livello internazionale – conclude Elena – perché per le gare non sono mai uscita dalla nostra nazione per motivi di lavoro e, quindi, non ho mai avuto l’opportunità di disputare una gara distribuita su più giorni”.
Sperava nella seconda opportunità: “Il prossimo mondiale si sarebbe dovuto disputare a settembre in Giappone ma, come è giusto che sia è stato rinviato al 2021”.
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