Elena Zaniol, la “Regina” della velocità racconta la sua passione per i motori
Elena Zaniol, 23 anni, con la passione per i motori e per la velocità. Una ragazza che invece di indossare abiti alla moda preferisce una tuta ignifuga ed un casco da pilota: “Ho ereditato questa passione per i motori da mio padre che era appassionato di moto e quando potevo mi piaceva stringermi a lui e farmi trasportare in giro ad ammirare il panorama. Poi, quando sono diventata più grande, per non gravare sull’economia familiare, mi sono avvicinata al mondo del tuning, inizialmente come pin up o come Hostess fino a quando non ho incontrato Davide Bannò del Daba Drift con quale ho cominciato a gestirgli il team e i corsi di drift”.
Poi un giorno quasi per scherzo: “Un giorno mentre facevamo un corso di drift mi chiesero di salire in auto, probabilmente, per vedere se ero capace. Sono salita in auto senza avere tante nozioni. Devo dire che il mio primo giro è stato decisamente disastroso”.
Continua: “Mi diede delle dritte e alla fine del giro mi chiese se avevo mai guidato in pista. Io non avevo mai avuto approcci di guida a livello sportivo. Da quel momento mi hanno spinta ad allenarmi”.
Ed ecco che gli danno un’auto di un certo prestigio: “Mi hanno dato la vecchia auto di Graziano Rossi, papà di Valentino, che è nel nostro team”.
Gli allenamenti vanno bene e Davide Bannò gli consegna un’auto tutta nuova: “Anche in questo caso è sempre Graziano Rossi a lasciarmi la sua Nissan 350Z. Quest’auto aveva la guida a destra e lui non la volle utilizzare. Nemmeno ai corsi volevano usare l’auto con la guida a destra ed allora dissi di darla a me!”.
E con quest’auto “sono arrivata a vincere una gara europea femminile”.
Il destino e il fato a volte cercano di giocare brutti scherzi: “Nella categoria Pro 2 non sono riuscita a classificarmi. La Pro 2 è una categoria per novellini. Ero troppo agitata. Poi ho partecipato alla categoria Queen of Europe dove in gara trovavi campionesse affermate come Denise Ritzmann
e Karolina Pilarczyk che sono donne che corrono da tanto tempo ed hanno molta più esperienza di me”.
Ma la donna nei motori è discriminata come nel calcio?
“Sento che nel mondo dei motori siamo leggermente sottovalutate. Io credo, che quando si parla di competizioni fisiche sia giusto utilizzare distinzioni e categorie, ma nell’ambito dei motori, non esiste questa differenza a livello fisico. Infatti, nella mia prima gara non ufficiale ho gareggiato con gli uomini e sono arrivata quarta ad un niente dal podio e solo perchè non avevo un mezzo adeguato (in cavalli motore – ndr) rispetto alla mia”.
Il sogno: “Vorrei confrontarmi in una gara ufficiale contro gli uomini. Sarebbe un’esperienza che mi aiuterebbe tantissimo sotto tutti i punti di vista”.
Che emozioni provi nel guidare in pista e dimostrare la tua abilità alla guida?
“Quando sono in gara l’emozione che provo di più è la paura, la paura di sbagliare. Per fortuna appena parto la supero senza problemi. Poi vorrei spingere la mia auto a superare i suoi limiti”.
La prima tappa del Campionato Queen è andata bene e Elena Zaniol è salita sul gradino più alto. Ma questa vittoria ha anche un piccolo dilemma che ci svela la bella Elena: “Non ho sponsor tali da potermi permettere di poter disputare tutte le tappe del Campionato Europeo Queen. Ecco sarebbe bello poter trovare qualcuno che possa aiutarmi a coronare questo sogno”.