Elisa Ferrari: “Siamo motivate e determinate a difendere il tricolore cucito sul petto”
“Non abbiamo lasciato nulla al caso, siamo motivate e determinate a difendere il tricolore che portiamo cucito sul petto”.
Così Elisa Ferrari, portiere della Jomi, ci presenta gara 2 della finale scudetto tra la PDO Salerno e la Pallamano Oderzo.
Con lei però esaminiamo anche la prima gara: “Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Noi ci siamo presentati ad Oderzo con un solo obiettivo: portare a casa il risultato, e possiamo dire di averlo raggiunto!”
Ma è anche consapevole degli errori commessi: “Non abbiamo giocato la nostra migliore pallamano, questo è da dire, ma è proprio qua che è venuta fuori tutta la nostra bravura e il nostro essere gruppo. Domenica (19 maggio, ore 17,15) in campo ci siamo aiutate tutte quante, ci siamo date supporto, ognuno ha cercato di essere d’aiuto alla compagna. Abbiamo saputo soffrire e abbiamo saputo reagire. Abbiamo saputo essere concrete nel momento decisivo della gara e questo ci ha permesso di portare a casa il risultato”.
Oderzo, però, rimugina sull’ultima azione della gara che poteva cambiare il punteggio finale: “Il palo sulla sirena? Noi di Salerno sappiamo bene cosa vuol dire, la nostra storia ce lo insegna e ci sono ricordi che fanno ancora male, ma lo sport è questo: a fine gara conta solo il risultato scritto sul tabellone. Chi vince festeggia, chi perde spiega!”
Ma gara due rimette tutto in discussione: “Domenica si riparte da zero e sarà una gara molto diversa. Prima di tutto per la location: la palestra Palumbo si infiamma per le finali scudetto, i nostri tifosi aspettano questo momento della stagione sempre con tanta trepidazione e trasformeranno il palazzetto in una bolgia. Sono previsti più di 1000 spettatori! Siamo abituate a giocare in queste situazioni, per un’atleta è adrenalina pura”.
Intanto la gara è bella che preparata: “Da un punto di vista tecnico stiamo già lavorando sugli errori commessi nella scorsa partita e domenica ci faremo trovare pronte e preparate”.