EMILIO TARGIA RACCONTA “QUELLA NOTTE ALL’HEYSEL”
Quello stadio poteva diventare la mia tomba, ma per fortuna avevo il biglietto giusto, quello per un altro settore dello stadio”.
Così Emilio Targia, autore di Quella notte all’Heysel, Sperling&Kupfer, ha raccontato ieri sera il suo personale ricordo di quell’ assurda tragedia che vide morire trentanove tifosi italiani, alla nutrita platea assiepata nella sala dell’Hotel Bristol di Vietri sul Mare.
L’evento è stato organizzato dall’Associazione Comunicazione & Territorio in collaborazione con la Proloco di Vietri sul Mare.
All’incontro sono intervenuti Pasquale Petrillo, ideatore e curatore della rassegna letterari nonché direttore della rivista Ulisse online, Silvia Lamberti, presidente dell’Associazione Comunicazione & Territorio, il presidente della Proloco di Vietri sul Mare Cosmo di Mauroed il vice presidente Vittorio Mendozzi, titolare dell’Hotel Bristol.
Il 29 maggio 1985, allo stadio Heysel di Bruxelles c’era anche Pasquale Scarlino, presidente regionale del Centro Sportivo Italiano, che ha portato la sua testimonianza agli studenti della giuria popolare del Premio Com&Te.
“Il mio approccio con questo libro -ha sottolineato Emilio Targia- non poteva essere distaccato e non lo è ancora oggi”.
Emilio Targia, caporedattore a Radio Radicale, è stato intervistato dai giornalisti Carolina Milite e Andrea De Caro, e introdotto da Adriano Rescigno, tutti collaboratori della rivista web Ulisse online.
“Qualcosa è cambiato negli anni e oggi una partita in uno stadio con il calcestruzzo fatiscente non si potrebbe più giocare. Non è cambiato, forse, almeno in Italia, l’approccio con certi comportamenti di alcuni tifosi che andrebbero sanzionati”.
L’autore è stato sollecitato dai numerosi studenti presenti all’incontro ed ha risposto alle loro puntuali ed articolate domande.