EUROPEI PARALIMPICI: BAGAINI E GASTALDI DI BRONZO. ITALIA A QUOTA 10 MEDAGLIE
L’Italia non smette di stupire agli Europei paralimpici di Atletica: con i due preziosi bronzi di oggi, la Nazionale mette da parte dieci medaglie, ognuna conquistata da un atleta diverso.
A Berlino c’è la consacrazione nel mondo senior di Riccardo Bagaini che vince il primo alloro individuale di livello assoluto nei 200 T47 a categorie accorpate. Lo sprinter di FISPES Academy, 18 anni ad ottobre, si regala una finale da incorniciare. Che Bagaini fosse un talento della velocità, si sapeva, così come era conosciuta la sua determinazione da quando, giovanissimo, ha iniziato a correre a scuola con la protesi estetica. Quello che si è visto oggi in gara è stato un atleta che, sul rettilineo, è stato capace di una rimonta da manuale per guadagnarsi uno straordinario terzo posto.
Ed è festa al traguardo con il personale di 23.24: “È una medaglia che vale tantissimo. È incredibile salire sul podio con un atleta che ha vinto tutto (Michal Derus, oro) e con il mio amico cipriota (Andonis Aresti, argento) che, da quando mi ha conosciuto, mi ha sempre detto: ‘Tu sei il futuro’. Oggi avevo tanta grinta addosso, volevo rifarmi della delusione di ieri sui 100. Capita sbagliare, ma i miei due allenatori mi hanno saputo gestire. Non ho corso io stasera, ho seguito i loro consigli ed è davvero bello aver qualcuno che ti pensa. Su quel podio penserò che, di fronte alle cadute, bisogna sempre trovare il modo di rialzarsi”.
Bagaini è esploso nel 2017, agguantando l’argento mondiale con la staffetta 4×100 amputati ai Mondiali di Londra, e vincendo cinque medaglie internazionali a livello giovanile nella velocità.
Il team Italia ha poi continuato a festeggiare insieme a Diego Gastaldi che ha tirato fuori una prestazione esemplare negli 800 T53. L’atleta di Velletri, al suo esordio con la Nazionale, guadagna il secondo bronzo della giornata, bruciando l’irlandese Patrick Monahan sulla linea di arrivo in 1:51.25.
L’oro e l’argento vanno all’accoppiata francese Pierre Fairbank (1:43.74) e Nicolas Brignone (1:44.87).
La felicità di Gastaldi è una dichiarazione d’amore per la corsa in carrozzina: “Devo ancora metabolizzare questa medaglia. Salirò su quel podio e ripenserò ai momenti che ho vissuto quando volevo smettere e questo è il premio per non averlo fatto. È da questa mattina che mi immagino tutti gli scenari possibili ed è successo quello che speravo. Mi ero preparato questa gara nei minimi dettagli, è la mia prima esperienza europea e, per migliorarmi, vado a studiare, ad informarmi, dagli atleti più forti. Mi piace imparare ed è anche questa la bellezza di questo sport”.
Sarà invece una bella finale quella dei 100 a categorie accorpate T44/64. Ben tre Azzurri andranno a giocarsi le loro chance di medaglia domenica 26 agosto. Emanuele Di Marino conclude il primo turno in 12.60: “Sono abbastanza contento dei primi 60 metri, c’era tanto vento contro. La finale sarà interessante e bella”.
Nell’altra prova, il bronzo europeo dei 200 Simone Manigrasso realizza il suo personale di 11.62: “Sentivo le gambe appesantite perché è difficile correre i 100 e 200 in due giorni consecutivi, ma ho fatto un bel tempo”.
Marco Cicchetti, alla sua prima gara in maglia azzurra, chiude in 12.32: “Ho dato il massimo, speravo in un crono migliore, ma è un bel risultato considerando che la mia vera gara è il salto in lungo”.
Venerdì 24 agosto, la sessione pomeridiana registrerà il debutto a Berlino della saltatrice in lungo T37 Francesca Cipelli e della lanciatrice in carrozzina Adriana Gardini presente nel giavellotto della sua nuova categoria F34. In pista ci sarà il ritorno della velocista Carlotta Bertoli che correrà i 100 T13, mentre la staffetta azzurra 4×100 degli amputati tenterà di accedere alla finale per difendere il bronzo europeo conquistato a Grosseto due anni fa.
Foto Marco Mantovani/FISPES