FESTA E CONTESTAZIONE: IN 25MILA PER LA VITTORIA SALVEZZA. DECIDE CODA, SALERNITANA IN B
Partita pro forma e senza storia all’Arechi. In uno stadio gremito in ogni ordine di posto e che ha fatto registrare il record della gestione Lotito-Mezzaroma, la Salernitana vince per 1-0 contro il Lanciano e bissa il successo di sabato scorso grazie al solito guizzo di Massimo Coda, smarcato da un colpo di testa coraggioso e puntuale di Tuia. Davvero impossibile per i ragazzi di Maragliulo ribaltare l’1-4 dell’andata ed alimentare le speranze dei 150 irriducibili che hanno inteso seguire la squadra in trasferta, incitandola a gran voce sin dal riscaldamento per tenere alto il morale. Fatta eccezione per i primi 10 minuti, però, il Lanciano è apparso imbarazzante in fase difensiva e solo un paio di buone parate di Cragno hanno evitato la capitolazione fulminea. Al 20′ ci ha pensato Coda a spezzare l’equilibrio con un gol facile facile a porta vuota sotto la curva: diciassettesimo sigillo stagionale per un attaccante discusso, quanto implacabile nel girone di ritorno. Due minuti più tardi occasione colossale per Donnarumma, ipnotizzato da Cragno; l’ex Teramo è apparso egoista in due occasioni, quando ha preferito la conclusione personale (sbagliando mira) all’assist per i compagni. Nella ripresa ritmi ancora più bassi e tanta noia. Unici spunti degni di nota un palo rocambolesco colpito dal neo entrato Gatto, l’ammonizione ingenua rimediata da Empereur, un colpo di testa a lato di Donnarumma su spunto interessante di Franco ed un grande intervento di Terracciano su Di Francesco al 90′, mentre la curva si svuotava e contestava i protagonisti di una stagione negativa sotto tanti punti di vista, ma che alla fine ha consegnato la serie B