Ancora una volta, dopo quella del 2011, il comitato regionale della federtennis in Campania subisce l’onta del commissariamento ad appena sedici mesi dall’insediamento del presidente Improta.
Stavolta però un grumo di vicende interconnesse tra loro ha reso la questione ancora più eclatante e per certi versi indicativa di un intero movimento tennistico che con lo sport ha davvero poco a che fare.
L’atto iniziale, o quello finale se si preferisce, rimane nelle dimissioni di Giovanni Improta, come dicevamo, eletto presidente del comitato FIT Campania appena sedici mesi or sono.
Nel backstage dell’ufficialità una serie di spaccature insanabili in seno al Consiglio regionale determinate anche – ma non solo – dalle costanti pressioni giornalistiche di Silver Mele, che con i suoi articoli su Spazio Tennis ha puntualmente denunciato le pratiche “affaristiche” e “partigiane” del comitato regionale, come ad esempio la categoria dei maestri e degli arbitri regolarmente sottomessa al ras di turno; gli addetti alla comunicazione federale scelti da un’associazione privata e successiva omologazione dei comunicati in base agli interessi privati e non dell’intero movimento; nomina dei capitani delle rappresentative regionali non in base a meriti e competenze ma solo all’appartenenza; convocazioni dei ragazzi condizionate da interessi privati; scelta e assegnazione dei tornei/raduni e delle manifestazioni più importanti in base agli interessi privati.
Pressioni che hanno “accecato” i componenti del comitato regionale spingendoli a denunciare alla procura federale lo stesso giornalista, il quale dopo l’audizione di rito è uscito dalla stanza con l’archiviazione del caso, quindi più forte e più pulito di prima evidentemente perché le eccezioni ch’egli sollevava erano circostanziate, puntuali e non diffamatorie.
A queste evidenze si sono aggiunte altre concause creando una sorta di “ tempesta perfetta” che ha travolto il comitato campano: su tutti lo sfratto dall’immobile di viale giochi del Mediterraneo a Fuorigrottta (NA), sede storica da oltre sessant’anni del comitato stesso e trasferimento d’ufficio a Benevento. Un sfratto conseguente ad un lungo contenzioso tra la FIT ed il comune di Napoli terminato con un muro contro muro che non ha giovato a nessuno: al comitato campano per la perdita della sede, ed al comune di Napoli per la perdita secca di immagine ma – diciamolo – anche di correlate opportunità.
Dunque, si badi bene, non più Napoli ma addirittura in altra provincia, una vicenda che determinerà non solo lo spostamento dell’asse di riferimento tennistico in Campania ma, come qualche voce sibillina aggiunge, “bilanciandolo” nuovamente.
Infine, la ciliegina sulla torta: la trasformazione del comitato regionale in comitato “elettorale” in vista del voto del 4 marzo. Comizi, volantini e manifesti inopportuni in favore di qualche candidato che ha segnato il definitivo colpo di grazia sia per la presidenza dimissionaria che – soprattutto – ai dipendenti costretti adesso al pendolarismo con la capitale sannita.
In questo bailamme a rimetterci – non ci stancheremo mai di ripeterlo – è sempre il movimento del tennis, i ragazzi e le ragazze che lo praticano, i genitori che con enormi sacrifici economici e di tempo cercano di distogliere i propri figli dall’addicted tecnologico per invogliarli alla pratica sportiva.
Per approfondire: http://www.spaziotennis.it/lanno-zero-per-il-tennis-in-campania-e-anche-il-nostro-riscatto-dal-flop-del-consiglio-dimissionario-allauspicio-comune
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NOTA del 15 marzo 2018 ore 17:21 –
A seguito di una smentita da parte del Comitato regionale FIT Campania. che sarebbe regolarmente in carica e nel pieno delle proprie funzioni, si precisa quanto seguue: all”art. 38 co.3 Statuto FIT si applica per analogia la regola dell’art.25 co.6 medesimo Statuto; qualora ricorrano le ipotesi previste dall’art. 43 co.1 R.O. viene nominato un commissario.
Pertanto, alla decadenza non temporanea del Presidente del comitato regionale subentra il vicepresidente facente funzioni pro tempore fino alla indizione di nuove elezioni entro 60 giorni; se le urne non proclamano un presidente, il comitato è commissariato.
Dunque, per correttezza va detto che AL MOMENTO il comitato regionale FIT Campania non è commissariato.
Ma a seguito della insanabile frattura interna al Consiglio regionale, che ha portato alle dimissioni ddel presidente Improta, ritengo – mia personalissima opinione, che proprio a seguito delle fratture interne sarà difficile addivenire ad una composizione e quindi all’elezione di un nuovo presidente. Se così dovesse essere, ma non me lo auguro ovviamente, allora subentrerà il commissario come previsto dall’art. 43 co.1 R.O.