Gherlenda (Oderzo): “La grinta che ci trasmette Babi non ha eguali”
“Ho iniziato a giocare a pallamano alle scuole medie grazie al Professore di Educazione fisica ed è stato subito amore”.
E’ Anna Gherlenda, giocatrice della Pallamano Oderzo, a raccontarci la sua storia e la sua passione per questo sport.
L’amore per la Pallamano, però, non era del tutto corrisposto perchè: “non esisteva ancora una società femminile a Oderzo”, per cui Anna, pur di giocare, ha dovuto viaggiare per qualche periodo: “Ho avuto la fortuna di allenarmi prima con la Pallamano Paese sotto la guida di Giovanni Nasta, che mi ha fatto appassionare ancora di più a questo sport e poi di giocare un anno a Conegliano”.
“L’anno successivo ha avuto inizio l’avventura opitergina”, continua Anna Gherlenda, e “gli ultimi due anni sono stati sicuramente i più emozionanti che mi hanno riempito il cuore. I risultati in campo sono stati eccezionali. Credo che i fattori chiave siano stati l’arrivo di Neven e il gruppo meraviglioso che si è creato. Ora guardiamo al futuro. Noi partiamo sempre con l’obiettivo di vincere e “se va male”, il resto lo dice il nostro urlo di squadra (clicca per leggere) .
La prima apparizione in A non è stata di certo da squadra comprimaria: “Sinceramente no. Abbiamo iniziato a credere davvero in noi stesse e capito le nostre potenzialità. Vincere contro Salerno in Coppa Italia è stato inaspettato e rimarrà un ricordo indelebile. Per quanto ci riguarda posso dire che il cuore, ogni tanto, compensa l’inesperienza. Da quella partita entriamo in campo con una consapevolezza diversa. Purtroppo lo scorso campionato si è concluso con il quarto posto. Quest’anno puntiamo a migliorare i risultati raggiunti e, ad oggi, i giochi sono aperti”.
Quale giocatrice ammirate di più nel campionato italiano e perché?
“La giocatrice che ammiro di più è sicuramente Babi, il nostro super portiere. Non parlo delle sue indiscusse capacità tecniche, delle quali è superfluo parlare. Mi riferisco alla sua dedizione e alla grinta in campo. La grinta che da trasmettere alla propria difesa non ha eguali”.